“L’ultimo Paradiso”, un film d’amore e di lotte per la libertà girato a Gravina

Il 5 febbraio 2021 esce il nuovo film di Riccardo Scamarcio “L’ultimo Paradiso”, qui nelle vesti di attore, sceneggiatore e produttore.  Un film girato in gran parte a Gravina in Puglia. Il film racconta una straordinaria storia d’amore nell’Italia dei primi anni del dopoguerra, degli anni Cinquanta, tra lotte contadine per la libertà e sogni di evasione. Un film sullo sfruttamento delle donne nelle terre degli agrari e il caporalato. Un film diretto dal bravo Rocco Ricciardulli.  

            Viene rappresentata una condizione di vita disumana nelle campagne dei proprietari terrieri.

            Non a caso, forse, è stata scelta come location Gravina: la città delle lotte contadine.

            Riccardo Scamarco, nel ruolo di Ciccio sogna un cambiamento radicale delle condizioni di vita degli sfruttati. E sollecita i suo compagni a opporsi a coloro che sfruttano i più deboli, per arricchirsi.   

            Anche se sposato con prole, Ciccio s’innamora della figlia di un proprietario terriero, uno di quegli agrari che sfruttano e mortificano la dignità umana in quegli anni.  Ciccio, il sognatore vorrebbe costruirsi un futuro lontano dal paese con la sua amata Bianca: una storia d’amore bellissima, che va avanti apparentemente senza ostacoli. Ma a sorpresa qualcosa accade, … e che noi evitiamo di raccontarvi.  

            E’ la storia di una fanciulla che si ribella al padre-padrone e al fratello violento, che cerca di cambiare la propria condizione in un mondo in cui gli uomini continuavano a fare delle donne quello che volevano, scambiandole come se fossero degli oggetti inanimati. 

            “L’ultimo Paradiso”, che gioca nel titolo sia con la dimensione metafisica sia con il cognome del protagonista, è anche un’occasione per portare gli attori a pronunciarsi su cosa sia il paradiso per loro.

            Non mancano nel film scene di stupendi percorsi paesaggistici mozzafiato del territorio di Gravina, in particolare dell’area archeologica di Capotenda, una delle zone più affascinanti della fascia storica della città, che si estende fino alla collina di Botromagno: un vero gioiello da visitare in Puglia, insieme al famoso Ponte Acquedotto.

            Alcune scene del film sono state girate anche nel centro storico della città. Riccardo Scamarcio non nasconde di essersi profondamente innamorato di questa terra murgiana, così ricca di attrattive culturali e di un paesaggio idilliaco d’altri tempi.

La redazione

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