Si avvicinano gli scrutini, il Papa: amate di più i ragazzi “difficili”

Facciamo nostro un recente accorato appello del Santo Padre Papa Francesco al mondo della scuola, in particolare ai docenti: “amate di più i ragazzi difficili”.  I Consigli di classe per la certificazione dei risultati finali sono alle porte: momento difficile, complesso si direbbe, per la valutazione dei nostri ragazzi. Bisogna sempre ricordare: “nessuno può dare ciò che non ha”.   

“Vi chiedo di amare di più gli studenti ‘difficili’, quelli che non vogliono studiare, quelli che si trovano in condizioni di disagio, i disabili e gli stranieri, che oggi sono una grande sfida per la scuola. E ce ne sono di quelli che fanno perdere la pazienza. Gesù direbbe: se amate solo quelli che studiano, che sono ben educati, che merito avete? Qualsiasi insegnante si trova bene con questi studenti.  In una società che fatica a trovare punti di riferimento è necessario che i giovani trovino nella scuola un riferimento positivo. Ci sono insegnanti capaci di dare un senso alla scuola, allo studio e alla cultura, senza ridurre tutto alla sola trasmissione di conoscenze tecniche, ma puntando a costruire una relazione educativa con ciascuno studente, che deve sentirsi accolto ed amato per quello che è, con tutti i suoi limiti e le sue potenzialità. Per trasmettere contenuti è sufficiente un computer, per capire come si ama, quali sono i valori, e quali le abitudini che creano armonia nella società ci vuole un buon insegnante”.

            Don Lorenzo Milani sottolineava: “Se si perdono i ragazzi più difficili la scuola non è più scuola. E’ un ospedale che cura i sani e respinge i malati”. Auguri!

La redazione

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