Il libro “La Via Micaelica della Murgia”: un atto d’amore per il territorio murgiano

Un aspetto fondamentale dell’amore per il proprio territorio è l’apprezzamento per la bellezza naturale che lo circonda. Ogni territorio ha la propria unicità e bellezza da offrire.  Conoscere la storia del proprio territorio – magari con un bellissimo libro con stupende fotografie colorate – può creare un legame più profondo con esso.

                Amare il proprio territorio significa quindi abbracciare le radici storiche che lo rendono ciò che è. È immergersi nelle storie delle generazioni passate e comprendere come abbiano contribuito alla formazione della realtà attuale. Amare il proprio territorio può arricchire la nostra identità e preservare la cultura. L’amore per il proprio territorio si traduce nell’impegno per preservare e celebrare le tradizioni, fili invisibili intreccianti il tessuto sociale di una comunità, essenza della cultura.

                Partecipare a eventi comunitari, riunioni cittadine e progetti locali è un modo tangibile per dimostrare il proprio amore per il territorio. Questo coinvolgimento non solo arricchisce la vita personale, ma contribuisce anche al benessere collettivo.

                Il libro dal titolo “La Via Micaelica della Murgia” recentemente pubblicato dall’Associazione intercomunale Algramà (Altamura-Gravina-Matera), curato da Giuseppe Marrulli con il coordinamento di Michele Gismundo e le stupende fotografie di Giuseppe Carlo Centonze non è altro che un progetto ed è riferito al territorio che si estende dalla collina materana al vasto altopiano pugliese seguendo una linea di continuità, storica, economica, sociale, naturalistica, agricola e alimentare. Si tratta di un progetto nuovo, di fede religiosa e di turistico che coniuga tra l’altro lo sviluppo economico del territorio con la salvaguardia dell’ambiente. L’itinerario è lungo circa 150 chilometri ed è formato dalle seguenti tappe:

1) Montescaglioso: Abbazia benedettina dell’XI sec.

2) Matera: Cripta del Peccato Originale e la Grotta dei Pipistrelli.

3) Santeramo in Colle: Grotta di Sant’Angelo

4) Putignano: Grotta di San Michele Arcangelo a Monte Laureto a tre chilometro dalla città

5) Altamura: Chiesetta di San Michele Arcangelo dell’XI sec., la Cripta dell’Angelo di Masseria Jesce      

6) Gravina in Puglia: Grotta-Basilica di San Michele delle Grotte

7) Minervino Murge: Chiesa rupestre di San Michele Arcangelo

8) Acerenza: Piccola chiesa rupestre dedicata al culto micaelico.  

                Apprezzare la natura è un atto di amore incondizionato. Esplorare e conoscere alcune grotte dedicate all’Arcangelo Michele nella nostra terra rafforza il legame con il territorio.

                Il libro è in vendita:

– Cartolibreria Vincenzo Parrulli in via Matteotti, 26 Gravina in Puglia

– Cartolibreria “Il Gessetto” in via Matera, 35 ad Altamura

– Libreria dell’Arco in via delle Beccherie, 55 a Matera

– Libreria Di Giulio in via Dante, 61 a Matera

Michele Gismundo

Foto di Giuseppe Carlo Centonze: San Michele delle Grotte a Gravina in Puglia

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