Giuseppina Volpe, un talento in erba di Santeramo in Colle

L’intento è quello di far conoscere le eccellenze del nostro territorio, scoprire talenti. Preziosità che hanno dato e danno lustro all’arte.

            In questo momento vi parliamo di una giovanissima scrittrice di Santeramo in Colle, un talento in erba: Giuseppina Volpe. E’ una studentessa che frequenta l’ultimo anno nel Liceo classico “Platone” di Cassano delle Murge, classe 2002.

            Giuseppina Volpe ha pubblicato una sua prima raccolta di poesie: “Basta un soffio quando ci si sente polvere” edito da Edizioni Progetto Cultura. Gli chiediamo:

Come nasce questa tua passione per l’arte della scrittura? Qual è il messaggio delle tue poesie?   

“Ho sempre visto l’arte della scrittura come un’evasione dalle brutture che ci circondano. Come una sorta di auspicio che mira al miglioramento di ciò che ci circonda a partire da ciò che siamo dentro. Scrivere – a mio avviso – ci aiuta a scoprire e riscoprire chi siamo, cosa desideriamo dalla realtà che ci circonda e da noi stessi.

La fantasia poi, ci insegna che possiamo raggiungere infiniti orizzonti e persino inesistenti e che tutto è possibile qualora volessimo davvero renderlo tale.

Scrivo sin da bambina ma non scrivo per un preciso motivo: è come se fosse una voce interiore a dettarmi di farlo ed io non posso che ascoltarla e farmi guidare da lei in questo viaggio.

Sono sempre stata una persona empatica, ho sempre sentito le emozioni altrui sulla mia pelle e dal primo momento in cui ho pensato alla pubblicazione delle poesie mi sono chiesta sé sarei riuscita ad esprimere quel che pensavo o far in modo che arrivasse al lettore.

Ritengo molto importante il confronto con chi mi legge perché si crea un legame che mi permette di capire le varie interpretazioni, le varie sensazioni ed emozioni che si avvertono nel momento stesso nella lettura.

Se c’è un concetto che ho provato ad esprimere in ogni poesia è sicuramente la fragilità intesa come un filo che ci lega tutti, una caratteristica di cui non dovremmo vergognarci, la condizione umana che ci permette, paradossalmente, di difendere strenuamente la vita.  

Ricavo ispirazione da tutto ciò che mi circonda: i comportamenti umani, lo scorrere della natura, l’incessante dubbio sulla precarietà dell’esistenza. Questi concetti generano in me tantissime idee e pensieri contrastanti e li trascrivo per questo, per non perderli. Mi auguro che i miei coetanei possano provare sempre passione per lo studio: studio che non è solo immagazzinare informazioni ma soprattutto coltivare l’arte dell’umiltà, dell’ascolto e dell’esercizio alla meraviglia.

Mi auguro di poter assumere un ruolo sociale tale che io possa aiutare più gente possibile, sensibilizzandola alla salute mentale e alla ricerca della felicità. Vorrei divulgare temi in cui credo fortemente ed essere sempre ad un passo da chi si sente più debole proprio perché non c’è grandezza più grande di chi nell’immenso, crede di essere piccolo.

Il cambiamento, d’altronde, parte sempre dalle piccole cose”.

Luigi e Angelo Virgintino

Editore Progetto Cultura, Anno edizione 2020, In commercio dal 19 maggio 2020, Pagine 80, EAN 9788833561684, Prezzo 9.50.

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