“La Politica riprenda la parola”, stop a campagna elettorale permanente

Con la seconda ondata di Pandemia il nostro disorientamento sociale si è aggravato con nuove paure e nuove incertezze; Al blocco delle attività economiche, all’aumento della disoccupazione e alla tenuta del sistema sanitario si è aggiunta una seria confusione istituzionale tra lo Stato, le Regioni e i Comuni. Non è mancato, a completare l’opera, il Chiasso Comunicativo e le relative manifestazioni di protesta e di rabbia ed in qualche caso di violenza, con i soliti gruppi di Fascisti, Anarchici e Mafiosi, sempre pronti a diffondere parole di odio e a fare danni.

            A mio avviso, però, la preoccupazione maggiore è da ricercarsi nell’assenza delle relazioni sociali e culturali ad ogni livello, nazionale e locale, che sta mettendo in crisi la società italiana ed in special modo il mondo della Politica. Infatti la stessa è stata privata del fondamentale supporto del prepolitico basato “sulla lettura, sui seminari di studi, sui corsi di formazione, sui congressi, su convegni, sugli incontri, sul cinema, sul teatro, sul dialogo, sul confronto e sulla proposta”. Persino le mie modeste conversazioni “sulla storia e sull’educazione alla politica” svolte con gli anziani e i giovani, sono state rinviate, a data da destinarsi.

            Questo “vuoto di pensiero” mi ha spinto, intanto a sollecitare l’attuale classe dirigente politica a non restare indifferente e a reagire recuperando il suo indispensabile ruolo riaprendo, da subito, il dibattito ad ogni livello. Scriveva “Galileo Galilei” che “dietro ogni problema c’è un’opportunità”, anche perchè la grandezza della politica si manifesta proprio nei momenti difficili e quando ricerca il Bene Comune. Non è un caso che due Papi Paolo VI e Francesco hanno definito la Politica la più alta espressione della Carità Cristiana cosi come hanno, condannato con forza tutte le espressioni di populismo e di demagogia e soprattutto quei Politici Meschini che pur di attrarre il consenso strumentalizzano politicamente “la cultura del Popolo” per un progetto personale o per rimanere al Potere.

            Premetto che da tempo nel nostro paese c’è una forte domanda di “sana Politica” che tenga lontano pressioni ed interessi particolari, vizi e corruzioni e scelga di dedicarsi alle Buone Pratiche in ogni situazione, e a riformare le istituzioni impolverate e prive di efficacia. Purtroppo la Cattiva Politica assieme all’Antipolitica ha prodotto in questi anni danni enormi per la distruzione di apparati e di classi dirigenti competenti ed ha favorito improvvisazione e superficialità spingendo i cittadini a rifiutarla, a disimpegnarsi e ad astenersi dal praticarla.

            Il mio appello è rivolto a tutte le Forze Politiche e a tutti i Partiti, ma desidero indirizzarlo in modo particolare al Partito Democratico e al mondo “Cattolico” che conosco un po’ di più, invitandoli a non rimanere indifferenti, e a riprendere la Parola attingendo a piene mani alle fonti riconosciute e a me molto care come: la Carta Costituzionale Italiana; La dichiarazione dei Diritti Universali dell’uomo; La Dottrina Sociale della Chiesa e le Encicliche Sociali dei Papi che sono veri doni culturali impregnati di umanità, di universalità, di carità e di solidarietà al servizio di tutti i credenti e non credenti. Sottolineo che per rigenerare la “cultura politica” gli insegnamenti della storia, da Aristotele in poi, sono sempre gli stessi: i luoghi dove coltivare la Politica; La Scuola per la Formazione dei Giovani; la competenza di Classi Dirigenti, dotati di una visione e di un pensiero lungo.

            Purtroppo il vero virus di questa epoca è il divorzio della politica dalle idee e dagli ideali. Certo il clima di campagna elettorale permanente non aiuta a creare le condizioni per una Resurrezione dell’impegno e del servizio politico. Già nel secolo scorso e precisamente quando si diffuse l’epidemia, denominata “la Spagnola”, Mussolini, pur di catturare il consenso, utilizzò la strategia di trasformare le “paure sociali in parole di odio”. Nello stesso periodo il fondatore del Partito Popolare, il sacerdote Don Luigi Sturzo, invece, con il suo “appello” ai “Liberi e Forti” tentò di convertire le paure in parole di speranza. Per evitare di ripetere errori irreparabili dobbiamo cambiare strada e dedicare più tempo e più impegno alla Politica e se possibile a quella Buona.

            Un’ attenzione desidero rivolgerla al “Mondo Cattolico” che senza grandi proclami si è messo in moto annunciando un suo percorso per uscire dallo stallo attuale della Politica. L’Associazione di “Amicizia Politica Argomenti 2000” presente anche ad Altamura con Gennaro Clemente, e guidata a livello Nazionale dall’instancabile On. le Prof. Ernesto Preziosi, presenterà a Dicembre il suo “Libro Bianco” su alcuni aspetti della Storia Politica Italiana dal titolo “Cattolici e Presenza Politica” ed è uno strumento utile, non accademico, per fare attività culturale-politica ancorata alla realtà del Paese.

            Ancora di grande qualità culturale è la Scuola di formazione dei Gesuiti, Vivaio fecondo di Giovani talenti che imparano a coniugare il potere e la dottrina sociale della Chiesa e a divenire futuri governanti. Qualche giorno fa è venuto a mancare un “grande Maestro” e un grande protagonista della cultura italiana Padre Bartolomeo Sorge, già direttore di Civiltà Cattolica e della Scuola politica di “Padre Aruppe” di Palermo, apprezzato Formatore di Cattolici Democratici, non si è risparmiato dal regalarci analisi profonde e idee politiche a cui fare riferimento. Vado alla conclusione, segnalando la “Settimana del Festival Nazionale” della Dottrina Sociale che dal 23 Novembre si sta svolgendo in tante città italiane e che merita attenzioni per la ricchezza del suo Patrimonio. Il nuovo dunque, è alle porte, dipende da noi farlo diventare “lievito operativo” per far tornare la Gente ad avere fiducia nella Politica. È il mio auspicio.

Altamura 04/12/2020

Prof. Pietro Pepe

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