Gianni Moramarco: “Siamo terra di confine”. A Matera per presentare il libro “La Via Micaelica della Murgia”  

Il 16 dicembre 2025 nella chiesa seicentesca di San Biagio a ridosso dei Sassi di Matera, durante la presentazione del libro edito da Algramà LA VIA MICAELICA DELLA MURGIA, curato da G. Marrulli, M. Gismundo, C. Centonze, è intervento, tra gli altri, l’avv. Gianni Moramarco:

Siamo terra di confine. Il dramma di una terra di confine è di essere divisa, ma si tratta di confini, semplicemente formali, che nel tempo hanno però un peso nelle nostre comunità, E qual è l’obiettivo che questo libro vuole raggiungere? Vuole eliminare, superare i confini fra le nostre comunità che sono tutte incasellate in un passpartout omogeneo. C’è una distinzione tra murgia e murgia, dicono, la murgia in realtà è una sola, la morfologia è piuttosto uniforma e continua Quindi la divisione tra Puglia e Basilicata, la linea immaginaria che ci divide ci fa dubitare l’uno dell’altro, questa linea che ci differenzia tra Altamura e Matera, che divide le due Province è una linea assurda perché, purtroppo, anche dal punto di vista burocratico molto spesso non riusciamo a fare rete in quanto apparteniamo a Regioni diverse. È questo il primo problema che la burocrazia, la tecnocrazia, la politica devono risolvere. Se non riusciamo a demolire il muro che ci divide, che è davvero molto resistente, un muro invisibile ma tanto da essere insuperabile, non otteniamo i risultati che vanno a vantaggio di tutti.  

Fino a qualche tempo fa, o fino al momento in cui abbiamo tentato di pubblicare questo libro, sembrava che San Michele a Monte Sant’Angelo fossero semplicemente patrimonio esclusivo di un certo territorio quando invece san Michele è il Santo più internazionali che la Chiesa cristiana conosce. Allora l’idea è stata quella di trovare un elemento che ci mette insieme. Questi santuari che sono stati abbandonati, che non sono valorizzati, che non sono conosciuti, che sono confinati rispetto alle nostre conoscenze sono santuari che dobbiamo recuperare.   

Siamo in sostanze tutti sulla stessa riga. Che non è soltanto quella che abbiamo immaginato essere la via di San Michele perché ovviamente è una congettura astratta quella che abbiamo voluto dare, abbiamo semplicemente voluto dare una idea, una prima traccia, un tracciato a quello che è una cultura che invece abbraccia tutto il territorio murgiano, che non è soltanto Altamura Gravina Matera, ma sono la sintesi della cultura di un territorio, di una storia, di una tradizione che noi  abbiamo il dovere, l’obbligo di coltivare di tramandare, di diffondere, di far conoscere, di tentare di penetrare, di compenetrare. 

Dice Donato Laborante che siamo farina. Però non sono d’accordo, non siamo semplicemente farina ma siamo prima di tutto seme […]

La redazione

Foto di Carlo Centonze

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