Pietro Pepe, l’odore della Murgia e il profumo della storia in un nuovo libro

Tra le tante intelligenti iniziative editoriali realizzate dall’Associazione Culturale Algramà, sostenuta e condivisa dal Parco Nazionale dell’Alta Murgia-Unesco Global Geopark, è senza dubbio degna di grande interesse e attenzione la proposta dell’itinerario storico e sacro della “Via Micaelica della Murgia“.

          L’idea originale dell’Avv. Gianni Moramarco, presidente onorario e fondatore di Algramà, contiene una precisa finalità: la promozione del territorio murgiano. Va detto che questa idea progettuale fu illustrata e discussa già nel 2021 nella Sala-Biblioteca ABMC di Altamura con una dotta relazione del dott. Giuseppe Marrulli, coordinata in modo magistrale dal prof. Michele Gismundo.

          A fine agosto di quest’anno mi sono incontrato con gli antichi e cari amici di Gravina soci Algramà che mi hanno fatto dono della preziosa ed elegante pubblicazione del libro sulla Via Micaelica della Murgia che mi ha portato a rimeditare, leggendolo, sulla riscoperta del diffuso culto di San Michele Arcangelo.

          L’opera racconta, con i dovuti particolari, l’itinerario a tappe che attraversa otto borghi (Montescaglioso-Matera-Santeramo-Putignano-Altamura-Gravina-Minervino-Acerenza), luoghi dove esistono antichi insediamenti rupestri dedicati all’Arcangelo guerriero.

          La devozione degli autori Marrulli, Gismundo, Centonze verso il Santo e la città di Gravina è profonda e radicata ed è una sincera testimonianza di fede espressa nella nota preghiera a San Michele Arcangelo, prescritta da Papa Leone XIII nel 1884.

         La pubblicazione è impreziosita dalle immagini fotografiche del bravo Giuseppe Carlo Centonze. Con una scrittura impostata al parlare quotidiano, un gergo del cuore e dell’anima, l’amico dott. Marrulli ci regala un documento ricco di fede e di scienza archeologica. Non sono da meno i numerosi contributi scritti offerti dagli altri autori che hanno messo sapientemente in luce le attrattive dei centri storici e dei siti micheliani. L’idea di dare nuova vita al progetto è legata altresì alla rivalutazione storica del sistema silvo-agro-pastorale e al rilancio economico delle aree interne della Murgia delle Regioni lucana e pugliese.

          La città di Gravina – in corsa per il riconoscimento di capitale italiana della cultura 2028 – si prepara, come ogni anno, ad accogliere l’attesissima Festa di San Michele Arcangelo del 29 settembre, molto partecipata e sentita dalla popolazione murgiana ed è il filo che unisce i percorsi micaelici alle antiche vie dei pellegrinaggi, dalla Francigena alla Via Appia e alla Via Traiana.

          Viviamo purtroppo della narrazione continua di un tempo oscuro, dominato da guerre, da violenze, da prepotenze politiche, da disuguaglianze e da crisi culturali ed alzare gli occhi al cielo attraverso la lettura di questo racconto ci aiuta a sopportare e a superare gli ostacoli.

          In questo racconto fatto di paesaggi, di pietre e di cultura c’è l’odore della Murgia e c’è il profumo della storia e delle memorie della nostra terra murgiana.

          Altamura, 15 settembre 2025

Prof. Pierino Pepe

Già Presidente del Consiglio Regionale della Puglia

Nell’immagine di Giuseppe Carlo Centonze: Altamura, la Cripta del Casale di Jesce, ciclo di affreschi con San Michele Arcangelo attribuiti a Didaco De Simone (sec. XVII).

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Il volume è in vendita:

Altamura, cartolibreria “Il Gessetto” in via Matera, 35

Gravina, cartolibreria Vincenzo Parrulli, in Via Matteotti, 26

Matera, Libreria dell’Arco in via delle Beccherie,55

Matera, Libreria Di Giulio in via Dante, 61    

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