La pandemia non ci fermerà, il piano AlGraMà sulla via micaelica prosegue

L’esplosione dei contagi da Covid-19 non ci fermerà. Continuiamo ad approfondire i vari aspetti del progetto di Al.Gra.Mà sulla Via Micaelica della Murgia. Certo, per ora abbiamo sospeso i contatti con gli interlocutori esterni e abbiamo rinviato la formazione di una documentazione fotografica, tuttavia possiamo adattarci alla situazione del momento svolgendo altri compiti che, personalmente, ritengo altrettanto essenziali.

          Un mio lontano parente, che di mestiere faceva il contadino, era abituato ad affrontare ogni questione secondo una visuale per così dire “terriera”, in altri termini si lasciava sempre guidare dal senso della praticità e della concretezza. Alla fine di un corso di catechismo per cresimandi, all’interrogazione del parroco su quale fosse la festività religiosa più grande rispose con ostentata sicurezza: la festa di San Michele, lasciando di stucco i presenti che si aspettavano ovviamente una risposta in linea con l’insegnamento catechistico. Quel mio parente aveva in mente la festa del patrono della sua città, con le luminarie, i mercatini, la processione, i fuochi di mezzanotte, la carne alla brace, gli abiti nuovi indossati per l’occasione e la marea di gente che riempiva ogni angolo del centro storico.

          S. Michele Arcangelo è stato definito come il “braccio armato di Dio”, in quanto ha difeso l’umanità dalla minaccia di Lucifero e del suo esercito di demoni. Nella lotta ingaggiata per scacciare l’angelo ribelle, che prima era suo fratello, S. Michele, il Principe Celeste, si scagliò gridando: “Chi è come Dio?” che in ebraico equivale all’espressione “Mi Ka El”. Da qui il nome.

          San Michele Arcangelo è oggetto di venerazione da parte non solo del Cristianesimo, ma anche dell’Ebraismo e dell’Islam. Sotto il profilo storico, San Michele è stato venerato dai Bizantini e dai Longobardi; questi ultimi lo assimilarono al loro dio della guerra Odino, avente la stessa forza e la stessa virtù. Il culto si è diffuso in Oriente e Occidente e ha fatto sorgere numerosi luoghi dedicati all’Arcangelo. I più famosi risultano disposti lungo una linea retta che collega l’Irlanda a Israele, attraverso l’Inghilterra, la Francia, l’Italia e la Grecia.

         Nelle rappresentazioni iconografiche S. Michele Arcangelo è raffigurato con la spada e, soprattutto all’estero, con la bilancia in mano nell’atto di soppesare le anime da destinare alla gloria del Paradiso o alle fiamme dell’Inferno. Così è, ad esempio, la Psicostasia presente nel portale del Giudizio Universale della Cattedrale di Notre Dame di Parigi. Ai suoi piedi il Male, il Diavolo, il Serpente, il Drago.

          San Michele Arcangelo è citato nella Bibbia come capo supremo dell’esercito celeste. In particolare nell’Apocalisse (12, 7-8): “Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo”. Secondo una tradizione antica San Michele sarà colui che suonerà la tromba del Giudizio annunciando la fine del mondo. 

          Nell’ottobre del 1884 Papa Leone XIII scrisse una preghiera a San Michele Arcangelo, in seguito ad un orribile sogno in cui il Diavolo minacciava di distruggere la Chiesa e S. Michele si opponeva in sua difesa. Leone XIII ordinò che la preghiera fosse recitata alla fine di ogni messa e la inserì come potente esorcismo nell’” Exorcismus in Satanam et Angelos Apostaticos”.

          La Via Micaelica, come la Via Francigena, era un percorso di pellegrinaggio che portava in Vaticano. E’ ancora ricordata col nome di “Via Sacra Longobardorum” e ricalca i percorsi della Francigena, specialmente nel tratto dell’Italia meridionale. Nei nostri tempi l’Unione Europea ha sancito il tragitto “autentico” della Via Micaelica distinguendone tre segmenti: a) Da Mont Saint Michel alla Sacra di Val Susa; b) dalla Sacra di Val Susa a Roma; c) da Roma a Monte S.Angelo. Tutti i luoghi di culto risultano allineati sulla cosiddetta “Ley line di San Michele”, che è una linea retta immaginaria dal significato, mi si perdoni l’azzardo, esoterico, giacché tre località sono equidistanti (Mont S. Michel, Sacra Val Susa e Monte S. Angelo), tutti i siti sono considerati punti energetici della Terra e la “Ley Line del Drago” sarebbe perfettamente allineata con il tramonto del sole nel giorno del solstizio d’estate.

Giuseppe Marrulli

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