Omaggi a Saverio Mercadante.
Per quest’anno si sono ormai conclusi gli eventi in onore di Saverio Mercadante, concentrati negli ultimi 3 mesi, periodo legato agli anniversari della sua nascita (17 settembre 1795) e morte (17 dicembre 1870).
Sabato 20 dicembre alle 18.00 a palazzo Santa Croce si è tenuto un incontro organizzato da Cinzia Clemente di Obiettivo Successo. Sono intervenuti il professore napoletano Giovanni Rea e Giacinto Moramarco, presidente dell’Associazione Civica Saverio Mercadante, inoltre sono stati letti i messaggi di chi non ha potuto partecipare e proiettati i video messaggi di Gianluca Petrucci e Tonia Massaro che ha sottolineato anche il legame tra cultura ed economia. Giovanni Rea ha evidenziato anche quanto Mercadante ha influenzato i musicisti che si sono formati durante e dopo la sua direzione del Conservatorio reale di Napoli. Moramarco ha ricordato inoltre quanto la sua associazione si è impegnata in passato nella divulgazione della figura di Mercadante, a livello internazionale, per esempio tramite il Festival che si svolgeva ad Altamura tra il Teatro, la Sala consiliare e piazza Duomo (sotto la direzione artistica di Petrucci e Anna Mancini, per alcuni anni a partire dal 1987), accompagnato da una mostra di cimeli mercadantiani. Quello che mi è mancato in questo appuntamento, diversamente dai precedenti, è stato l’ascolto di qualche brano, perché non bastano lapidi e parole per capire chi è stato Mercadante: mi sono appassionato alla sua figura proprio dopo aver ascoltato un vinile con dei suoi concerti. Mi sembra sia arrivato il momento di prendere i suoi 75 anni di vita e dividerli in 3 o 4 periodi, per approfondire l’argomento in momenti diversi, evitando di fare riassunti che, per qualcuno, potrebbero risultare ripetitivi.
Giovedì 4 dicembre 2025 a Teatro la serata è stata dedicata a Saverio Mercadante con l’evento Mercadante RIVIVE; si è iniziato con la premiazione dei bambini e dei ragazzi delle scuole (Don Milani e IV Novembre) che hanno partecipato ai laboratori legati ad ‘Altamura in scena’ e si è continuato con la presentazione del documentario ‘Mercadante e la sua Altamura’ che dovrebbe essere completato nei prossimi mesi; poi l’Accademia successo ha messo in scena una affascinante performance (di danza e teatro ispirata alla vita di Mercadante) di un gruppo di alcune decine di elementi di varie età. Ad impreziosire lo spettacolo, come sottofondo sono state scelte varie parti di tanti bei concerti e altre musiche eccezionali di Mercadante, alcune delle quali non ricordo di aver mai sentito.
Il 4 Ottobre un appuntamento nel Teatro della Parrocchia del Sacro Cuore è stato presentato dal presidente della Proloco.
Tra gli invitati sul palco, il professor Denora ha voluto dare una descrizione storica sottolineando che su Mercadante ci sono giudizi molto discordanti: per esempio in un dizionario dei musicisti dell’800 c’è scritto che Mercadante ha creato un emporio di scienza musicale, mentre Florimo, che inizialmente lo celebrava, arrivò al punto di relegarlo tra i musicisti minori. Denora, essendo contrario alle ingiustizie, a maggior ragione se ci toccano da vicino, ha voluto indagare più a fondo per cercare di scoprire la verità, individuando tre periodi storici con orientamenti critici diversi. Il primo periodo (1810 – 1870 circa) è stato un arco temporale creativo con grandi successi operistici, una fama internazionale dopo le prime rappresentazioni alla Scala e in tanti altri teatri italiani ed europei. Riporta un esempio delle recensioni della Gazzetta Piemontese in cui si dice che Mercadante è tra i migliori musicisti moderni e lì supera tutti nella strumentazione, con un percorso artistico non inferiore a colleghi come Bellini e Donizetti (come loro invitato a Parigi da Rossini che dirigeva il Teatro degli italiani). Ha ricordato la rivoluzione e la riforma della struttura dell’opera, alla base dello sviluppo creativo dei colleghi contemporanei e successivi, riforma che, con duetti e concertati, ha portato dinamicità e ha favorito gli effetti drammatici. Dopo il 1870 si apre un secondo periodo di quasi silenzio su Mercadante, per circa un secolo, in cui diventano rari gli eventi in ricordo del nostro compositore.
Il trasferimento di Mercadante a Napoli nel 1840 potrebbe aver avuto un lato negativo, agevolando il tradimento di casa Ricordi: mentre Giovanni Ricordi era amico di Mercadante, suo figlio Tito decise che Mercadante non doveva essere più pubblicato. Giuseppe De Napoli, autore del libro La triade melodrammatica altamurana e presidente della Corte d’Appello di Milano, si lamentò con Ricordi che gli rispose di non credere più a Mercadante. Secondo Denora, a questa presa di posizione contribuì il fatto che il Regno di Napoli non aveva aderito alla convenzione sui diritti d’autore, ma ci potrebbero essere altre concause, compreso il fatto che, con l’Unità d’Italia, il Sud in generale, che prima eccelleva (economicamente, culturalmente etc) è stato messo in secondo piano, oltre che essere stato derubato in vari modi, arretrando da vari punti di vista.
Denora aggiunge che nel 1970 Bruno Cagli, con un editoriale su RAI 3, sollecitò colleghi e addetti ai lavori ad occuparsi di Mercadante. Così, per esempio, nel 1973 viene registrato un concerto per flauto in E minore del flautista Gazzelloni mentre Renata Tebaldi canta La sposa del marinaro. Nel 1974 Josè Carreras impreziosì la sua carriera partecipando alla rappresentazione dell’opera Il giuramento all’Opera di Berlino. Nel 1979 a Vienna Placido Domingo assume il ruolo di Viscardo in una registrazione dell’opera Il giuramento. Nel 1987 James Galway coi solisti Veneti registra il Concerto per Flauto No. 2 (op. 57). Anche la Rai ha presentato qualche opera. Menotti fece rappresentare il Giuramento al festival di Spoleto. Il padre del professor Denora fece allestire La Vestale al teatro Mercadante, facendola poi rappresentare anche in altri teatri italiani. Radio Altamura 1 si occupò di trasmettere un profilo biografico e alcune musiche. Nel 1985 Santo Palermo scrive unabiografia basata anche su delle lettere che aveva scoperto recentemente. Altri personaggi nominati da Denora sono stati Matteo Somma (per il libro Bravo Mercadante), Giovanni Cassanelli (per il libro Mercadante e la sua riforma. Elena da Feltre), Petrucci, Rampal etc, fino a Muti che più recentemente ha portato I due Figaro in giro per il mondo.
Dopo il contributo di Denora, alcuni concerti di Mercadante, sono stati eseguiti da Giovanni Mugnuolo, (accompagnato da Francesco Cassano al piano) flautista che si è definito archeologo di Mercadante, in quanto ha riscoperto alcune sue opere; ha sottolineato una originalità di Mercadante, il suo lirismo strumentale (la scelta di alcune aree di opere per comporre concerti).
Pietro Colonna è intervenuto per spingerci ad approfondire e capire meglio chi è stato Saverio Mercadante e cosa c’è dietro le sue musiche; ha ringraziato Mugnuolo e Cassano perché portano la musica di Mercadante nel mondo, musiche che ad Altamura in pochi conoscono. Poi è stato proiettato il cortometraggio su Mercadante (regia di Gerry Cicciamarra), progetto ideato dalla Pro Loco e dall’accademia Obiettivo Successo, ispirato in parte alle ricerche del professor Denora. Al Basilicata International Film Festival il cortometraggio è stato premiato per i migliori costumi, soprattutto quelli dell’associazione Algramà, un riconoscimento dell’attenzione al dettaglio e la capacità di rendere ogni personaggio vivo attraverso gli abiti che indossa.
Il 17 settembre alle ore 11.30 presso la Sala Consiliare, l’Associazione Cultura Identità, rappresentata da Carlo Moramarco, in collaborazione con l’associazione La Buona Musica di Pozzuoli (Direttore Artistico Giovanni Rea) hanno organizzato l’evento In “Ricordo di Saverio Mercadante, per i 230 anni dalla nascita e dei 130 anni dall’inaugurazione del Teatro. Durante l’incontro è stato proiettato un video messaggio della soprano Chiara Taigi che in passato si era esibita in cattedrale con la Salve Maria. Durante l’incontro si è auspicata la rivalutazione della figura di Mercadante e la fondazione di un nostro conservatorio; si è ribadito che in Italia restano poco note le opere del Cigno di Altamura. Si è fatto il confronto con Mozart, che si recava a Napoli per potersi confrontare coi grandi musicisti napoletani, la cui casa museo viene visitata da migliaia di turisti e studiosi ogni anno, mentre quella di Mercadante ancora non c’è. Mercadante è stato un maestro geniale, fiore all’occhiello della nostra cultura, la cui fama all’epoca ha raggiunto tutta Europa ma anche il Sud America, (Inno a Don Pedro II, imperatore del Brasile e sua moglie). Mercadante deve diventare motivo di orgoglio e di riscatto per chi ancora non lo conosce, insieme al resto del nostro patrimonio storico, archeologico e preistorico.
Nel pomeriggio, un evento organizzato dall’accademia Obiettivo Successo, “Mercadante, Memoria e Comunità” (parte del progetto “Altamura in Scena), frutto della partecipazione ad un bando del Consiglio Regionale, ha suscitato tanti applausi e tante emozioni. Cinzia Clemente ha cercato di unire le idee, le forze e le proposte che in questi anni hanno abitato silenziosamente i cuori di tanti; ha scritto il testo di “Io, figlio di questa terra” pensando non solo a Saverio, ma a tutti coloro che sono partiti in passato carichi di speranza e di sogni. “Altamura in Scena” è nato da un sogno, cresciuto con il lavoro, e ha preso forma grazie al contributo di tante persone generose e appassionate (comprese le associazioni AlGraMà e Leone Murgiano di Gianni Mercadante).
I 230 anni dalla nascita sono stati celebrati nei luoghi della sua infanzia, davanti casa sua e sulle scale della Chiesa di San Nicola, con una bella performance teatrale, emozionante e commovente, fatta di brevi monologhi di Michele Squicciarino, Vito Galetta e Antonio De Rosa, e sottofondi mercadantiani. Abbiamo potuto partecipare ad un raro momento culturale, compresa una descrizione della casa di Mercadante (grazie a Gianni Mercadante). La conduzione della serata è stata affidata a Maria Paola De Santis.
Da più parti viene espressa la speranza che questi eventi commemorativi diventino parte di una economia culturale e turistica. Sarebbe bellissimo festeggiare il nostro illustre concittadino con una grande festa che veda la collaborazione di associazioni, attori, cori, musicisti etc.
