Altamura abbraccia Antonella Orefice, la cultura al primo posto

La cultura è crescita di una comunità. E dev’essere posta sempre al primo posto nell’azione sociale e istituzionale. La presentazione di un libro è sicuramente una occasione preziosa per lo sviluppo di una collettività che vuole progredire in tutti i sensi.

  Altamura ha abbracciato con gratitudine e affetto Antonella Orefice, storica e scrittrice italiana, dottoressa in Filosofia che dirige la rivista digitale “Nuovo Monitore Napoletano”, ricercatrice presso l’Archivio Storico Diocesano di Napoli. I suoi studi riguardano la storia della Repubblica Napoletana del 1799.

  È stato presentato il suo nuovo libro dal titolo “Le Austriache, Maria Antonietta e Maria Carolina sorelle regine tra Parigi e Napoli. Salerno editrice”. La sala della Biblioteca ABMC in piazza Zanardelli ad Altamura era gremita ed attenta all’interlocuzione Luigi Mininni – Antonella Orefice, venerdì 10 marzo 2023.

  L’artista Donato Fiorino ha omaggiato l’autrice del libro e il giornalista conduttore della serata di alcune sue opere. E l’abbraccio finale di Antonella Orefice – dopo l’intervento dell’ing. Filippo Cristallo presidente dell’Associazione Algramà – con l’avv. Gianni Moramarco ha rappresentato quell’alleanza culturale così costante tra la città di Altamura e la ricercatrice, nell’interesse esclusivo della comunità altamurana fortemente legata alla professoressa per i suoi studi sui fatti del 1799 in tema di libertà e di democrazia.  

La politica matrimoniale dell’imperatrice del Sacro Romano Impero aveva unito due capitali, Parigi e Napoli, dove le due sorelle regine divennero tra le sovrane più famose, criticate e temute del tempo, capaci di esercitare in misure diverse il potere della monarchia assoluta al fianco di consorti inadeguati. Simboli dell’Ancien regime, non furono mai amate dai loro sudditi, né si prodigarono per farsi accettare, attirandosi l’epiteto di “Austriache”, atto a sminuire la loro autorità in quanto straniere. Diffamate per la loro vanità o per la dubbia moralità delle loro vite private, restarono legate a doppio filo l’una all’altra, prima che il flagello della Rivoluzione recidesse l’ordito dei loro destini, allorquando, in uno dei momenti fatali della storia universale, le giovani arciduchesse austriache divennero «l’una vittima del parossismo sanguinario della rivoluzione francese, l’altra carnefice dei primi campioni del liberalismo italiano.

  Il libro di Antonella Orefine è in vendita presso la cartolibreria “Gessetto” ad Altamura.

L’immagine è presa del racconto fotografico di Carlo Centonze.

Per la redazione Algramà

Michele Gismundo

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