Corona Virus: chiuso il Pronto Soccorso dell’Ospedale della Murgia

All’indomani della prima positività ufficiale al CoViD-19, riscontrata a Gravina in Puglia, si complica ulteriormente la situazione per le città della Murgia. Nella serata di oggi è stato chiuso il Pronto Soccorso dell’Ospedale della Murgia “Perinei” in seguito alla positività al tampone del Corona Virus di due persone: una paziente e una infermiera. La notizia è stata confermata intorno alle 22.00, attraverso i profili facebook, prima dal Sindaco di Gravina Alesio Valente, poi da quello di Altamura Rosa Melodia (che in realtà diversi minuti prima aveva riferito della notizia della chiusura del Pronto Soccorso, senza aggiungere ulteriori dettagli).

La municipalità di Gravina nella giornata di oggi si era attivata per rafforzare l’attività di controllo circa l’osservanza dei Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri che impongono ai cittadini di uscire di casa solo per necessità comprovate, precisando anche gli orari di apertura dei supermercati gravinesi (dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 20.00, con chiusura domenicale), programmando a breve una sanificazione del territorio urbano e delle scuole, e disponendo la chiusura, fino a data da definirsi, del Cimitero Comunale (saranno possibili solo le operazioni di tumulazione, secondo le restrizioni previste dal DPCM).

In tarda mattinata, anche il Comune di Altamura aveva deciso di procedere con la sanificazione del territorio urbano, prevista in due battute: alla mezzanotte tra sabato 14 e domenica 15 marzo, e alla mezzanotte tra giovedì 19 e venerdì 20 dello stesso mese. La Prima Cittadina altamurana si è anche attivata con un appello per costruire una “rete di solidarietà” per sostenere le persone più fragili, attraverso la donazione di viveri, farmaci e prodotti per l’igiene personale, da consegnarsi presso la sede della Protezione Civile.

Insomma, la situazione si complica, le amministrazioni comunali cercano di tamponare, gli operatori sanitari si adoperano come meglio possono, ma sono tutti i singoli cittadini quelli chiamati a “fare la differenza”, assumendo comportamenti responsabili e abbandonando condotte che non si possono non definire scriteriate. In momenti come questo si devono bandire campanilismi e bandiere politiche: ognuno deve fare la propria parte, senza isterismi e con grande senso civico.

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