Il chiostro di San Sebastiano
Costruiti nel 1474, la chiesa e il convento erano dedicati a Santa Maria della Pace. Nel 1483 la peste infierì ovunque e per lungo tempo. Il popolo gravinese attribuì a San Sebastiano la grazia di essere rimasto immune dall’epidemia, innalzò un altare votivo in suo nome e gli dedicò la chiesa e il convento. L’incantevole chiostro adiacente la chiesa, ha un cortile a pianta quadrata con ampi porticati a pianterreno e sui quali si impostano le fabbriche del primo piano. Ciascun lato del porticato ha cinque navate a tutto sesto, sorretto da pilastri cruciformi, colonne a pregevoli capitelli: il più affascinante del territorio. Fra Giuseppe, uno dei francescani itineranti del tempo, con i suoi affreschi volle abbellire il cortile del chiostro di Gravina per rinvigorire la fede dei suoi confratelli e dei visitatori, facendo leva sul Francescanesimo con le sue eccellenze di papi, cardinali, predicatori, beati, martiri e santi, votati alla carità e alla preghiera. Il chiostro e il convento sono di proprietà comunale. Le preghiere dei contadini per un buon raccolto rivolte a quel Cristo miracoloso della cappella a sinistra della chiesa hanno indotto la comunità gravinese a denominare quel luogo di culto “Chiesa del SS. Crocifisso”. Raccontiamolo ai ragazzi!
Foto: Carlo Centonze