Pietro Oreste e la via che non c’è

Pietro Oreste nacque ad Altamura il 3 gennaio 1839. Dopo aver compiuto i primi studi, a soli 14 anni, vinse il concorso per entrare nel Collegio Veterinario di Napoli dove, a soli 18 anni, conseguì il Diploma in Scienze Veterinarie e Agricoltura divenendo medico veterinario. Dopo l’unificazione del Regno d’Italia divenne “Aiuto” alla cattedra di Clinica medica e Anatomia patologica nella Scuola Veterinaria di Napoli. Dopo il 1867 divenne titolare della cattedra di Zooiatria a Pisa. A lui si deve l’istituzione di una Clinica Veterinaria stabile e nel 1871, da professore, si fece promotore di un’agitazione in seguito alla quale la Scuola di Pisa venne elevata al grado delle maggiori in Italia. Nel 1875 gli fu conferito l’incarico di riordinare la Scuola Veterinaria di Napoli e ottenne la nomina di docente titolare di Patologia Clinica Medica presso l’Università Federico II. Pubblicò numerose opere sui risultati delle sue ricerche, tra cui il «Trattato delle malattie infettive degli animali domestici», e con la collaborazione di Giuseppe Marcone, suo allievo prediletto (e poi parente) “Semeiotica ossia guida alla diagnostica delle malattie interne degli animali domestici”. Quest’opera pubblicata tra il 1887 e il 1899, ancora oggi è ritenuta una delle migliori della letteratura veterinaria italiana. Pubblicò inoltre delle Memorie negli Atti del Regio Istituto d’incoraggiamento di Napoli, che riguardavamo anche l’agalassia contagiosa delle pecore e delle capre. Anche questi scritti sono tuttora degni di consultazione, sia per il grande valore scientifico, sia per la forma chiara, ordinata e precisa. Oreste, considerato grande maestro della scuola napoletana, morì proprio nella città campana il 9 settembre 1934. Il comune di Bari gli dedicò la strada dove oggi ha sede la Cittadella della Cultura. Ad Altamura invece non esiste una via a lui dedicata e chiediamo al Sindaco di rimediare a questa mancanza.

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