Mercoledì 14 aprile 2021, il derby Altamura-Gravina tra storia e cultura

            Pensare alla sfida Altamura-Gravina di mercoledì 14 aprile 2021 evoca sì scenari calcistici che si perdono nella notte dei tempi ma materializza una serie di situazioni che non è riduttivo descrivere storiche in riferimento ai rapporti che le due città hanno coltivato nel tempo.

            In questa ottica mi piace pensare alla definizione di Cultura che sottolinea la condivisione e la valorizzazione di ciò che unisce rispetto a ciò che inevitabilmente divide. Da tempo la nostra testata Algramà si è resa promotrice a livello regionale di un dibattito sulla istituzione del capoluogo regionale della cultura con i meccanismi che regolano la designazione analoga della capitale italiana. 

            La città o il comprensorio, quale esaltazione dei beni e delle attività culturali, delle tradizioni enogastronomiche, con una vera e propria competizione dai conseguenti risvolti economici ed occupazionali, volano di tutte le eccellenze dei diversi territori, una opportunità imperdibile anche a livello nazionale. Perché non partire proprio dallo Sport per iniziare un processo sinergico di creazione di entusiasmi e strutture stabili affidato al grande patrimonio delle nostre intelligenze, alle alte professionalità presenti ad ogni livello sul nostro territorio, alle eccellenze dell’Artigianato, delle Arti e dei siti di rilevanza Storica, Geologica ed Antropologica?

            In questa visione abbiamo auspicato la costruzione di un impianto di atletica leggera che servisse entrambe le comunità; saremmo in grado di fare da soli senza commissari o tutor come è avvenuto per il Parco Nazionale dell’Alta Murgia ad esempio.

            A livello soprattutto manageriale si imporrebbe un salto di qualità sensibile che in altri contesti ha prodotto iniziative di livello prestigioso, “obiettivo Europa”. In altri termini, perché no, Gravina ed Altamura avamposto d’Europa.

            È naturale in momenti di riflessione volgere lo sguardo al passato, in occasione di questa partita è spontaneo scorgere, idealmente in tribuna d’onore, gli uomini che con la loro passione smisurata, la loro integrità morale, il dovere dell’esempio, hanno consentito alle rispettive comunità di crescere riempiendo i vuoti della società, creando dal nulla agenzie educative perfettamente inserite nel tessuto sociale.

            Mastrogiovanni Picerno il silenzioso costruttore con Franco Di Benedetto della favola dell’Edilsport Altamura tre promozioni consecutive in tre anni l’approdo in Promozione, campionato di grande spessore tecnico con soli atleti altamurani. Stefano Vicino, per tutti Mister, emulo del Picerno e fondatore del calcio giovanile gravinese dalla visione futuristica; a lui è intitolato Il campo comunale di Gravina. Ciccio Fiore, Nicola Genco, Peppino Paternoster, le famiglie Divella e Topputo, il Cav. Nuzzi, Franco Tafuni, Vittorio Isabella, Pippo Saponaro, Lino Colonna hanno formato degli uomini, non solo giocatori, hanno rappresentato la integrazione naturale all’azione educativa della famiglia e degli oratorii in una società in continua trasformazione, non è stato facile.

            Continui sono stati gli scambi di giocatori ed allenatori tra le due città a dispetto di quanti erigevano barriere anacronistiche. Negli ultimi anni si sono intensificati i confronti in eccellenza e Serie D. Altamura in D dal 2017 vince i play off nazionali, si aggiudica anche la Coppa Italia regionale, oggi ha 35 punti, meno 5 dai play-off e quattro gare da recuperare, ed è a 13 punti dal Taranto primo con 48 punti, meno 5 dalla zona play off, sognare si può.

            Gravina in D dal 2016 primo in eccellenza proprio sull’ Altamura, vince anche la Coppa Italia regionale, in classifica ha 17 punti, meno 2 dai playout con tre gare da recuperare. Entrambe hanno cambiato allenatore: Monticciolo prima dell’inizio del campionato sostituisce De Candia in continuità con la stagione precedente. Notizie dell’ultima ora, sponda Gravina, come ogni vigilia che si rispetti, danno per acquisito l’ingaggio di Fabio Moscelli quale D.S. ex bomber biancorosso in luogo di Gabriel Maule e proprio il tecnico Pasquale De Candia rileva Marco Gaburro che a sua volta aveva sostituito Toni De Leonardis.

            Il risultato dell’andata, 2 a 2, con il Gravina sempre avanti raggiunto dall’Altamura nel finale. In attesa della partita che infine compendia tutto, anche se la mancanza della nostra gente renderà la sfida monca causa Covid, siamo certi che sarà una contesa corretta dai grandi contenuti tecnici.

            Lo Sport può rappresentare l’occasione imperdibile per dare di Altamura e Gravina la migliore versione di se’, disegnando traiettorie virtuose che intercettino le intese possibili in un’orbita di reciproca, positiva influenza. Continua…..la storia continua…

Leonardo Denora

Immagine: Foto storica Edilsport   Altamura 1971


Stefano Vicino (1935 – 2015) a cui è intitolato lo stadio comunale di Gravina in Puglia


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