Il teatro Mastrogiacomo di Gravina è in abbandono mentre c’è tanta ammirazione per il Mercadante di Altamura
E’ lì in abbandono si direbbe, è chiuso da molto tempo il Teatro Mastrogiacomo di Gravina in Puglia. Certo, è proprietà privata. Ma la collettività gravinese – e non solo – non può girarsi dall’altra parte perchè rappresenta uno spaccato di storia sociale e culturale di tutto rispetto. E c’è tanta ammirazione invece per lo storico teatro Mercadante di Altamura, costruito nel 1895, chiuso nel 1990 e restituito al pubblico nel 2014 allorché una cordata di imprenditori altamurani stanziò i fondi per il restauro: oggi è un vero gioiello.
Il Comune di Gravina in Puglia ha l’obbligo morale di intervenire, insieme alla famiglia erede della struttura, insieme al Consorzio di Imprese Murgiane, insieme alle associazioni socio-culturali della città con azioni amministrative e quant’altro, finalizzate alla ricostruzione di un contenitore culturale di cui se ne avverte la esigenza.
Il Cinema Teatro Mastrogiacomo fu Ideato da Michele Mastrogiacomo nel 1923, che ne iniziò la costruzione. In quegli anni da molti fu ritenuta un’azione folle. Ma Michele non desistette e investì le sue proprietà consistenti in una masseria a Monte Fornasiello, vicino Poggiorsini e due palazzi: in via San Sebastiano e in via Fornaci. Non bastarono. Dopo aver contratto debiti con banche e privati iniziarono i lavori che si protrassero per alcuni anni sotto la direzione dell’ing. De Martino.
All’origine la fabbrica era caratterizzata da un’ossatura muraria in tufo e gli interni completamente in legno in stile Liberty. La platea era costituita tutta da poltrone, l’anfiteatro al I° piano tutto da palchi con al centro la cabina di proiezione. Al secondo piano, poltroncine a gradoni, c’erano anche panche lateralmente lungo i bordi della balaustra con dietro una pedana che consentiva posti in piedi.
Finalmente nel 1927 l’inaugurazione tra la meraviglia e la contentezza della popolazione, ovviamente secondo la mentalità dell’epoca le signore avevano una certa difficoltà a frequentare un luogo pubblico, ma Mastrogiacomo non si perse d’animo e offrì a tutte le donne accompagnate l’ingresso gratuito oltre a vari regali che potevano essere una rosa o un piccolo ventaglio; agli uomini veniva offerto un calendarietto con le foto delle star dell’epoca.
I primi film proiettati erano muti e venivano accompagnati con musiche appropriate da un maestro, che suonava un pianoforte in platea: alcuni anziani ricordano il maestro D’Erario e il giovane violinista Domenico Mastromatteo.
In seguito arrivò il film sonoro con la musica in sottofondo ed infine il film parlato.
Periodo d’oro del Cinema Teatro Mastrogiacomo fu il dopoguerra e comunque fino all’avvento della televisione.
Spesso prima della proiezione del film venivano eseguiti numeri di avanspettacolo con illusionismo e prestidigitazione. Successivamente gli spettacoli di varietà e di rivista con ballerine, cantanti e attori comici, le opere in prosa, le operette, le opere liriche.
Nel 1939 fu varata l’ordinanza ministeriale che impediva nei locali pubblici le strutture in legno poiché a rischio incendio. Perciò fu d’obbligo la demolizione e la ricostruzione in cemento armato che risulta la prima eseguita in Gravina. L’inaugurazione della rimodernata struttura avvenne nel 1941, la cabina di proiezione era stata spostata al secondo piano mentre al primo furono sistemate poltrone a gradoni e sei palchi laterali, tre per ogni lato. Poteva ospitare 612 spettatori, di cui 327 in platea e 285 in galleria. Venne corredato di camerini allestiti nel sottopalco ed altri posti al piano palcoscenico, sul lato destro dello stesso.
Le scene del Mastrogiacomo sono state calcate da cantanti e attori famosi tra cui si ricordano Claudio Villa, Gino Paoli, Peppino Di Capri, Riccardo Cocciante per la musica leggera. Tra le opere liriche e di operetta: Basso Monelli, Benvenuto Franci, Gina Lovero, Gandrano Trucchi. Tra gli attori: Salvo Randone, Carlo Tamberlani, Umberto Melnati, Lilia Silvi, Rosina Anselmi, Peppino e Luigi De Filippo, Mario Carotenuto, Lauretta Masiero, Mario Scaccia, Elio Pandolfi, Antonella Steni, Beppe Barra e sua madre, Rosalia e Pupella Maggio, Lando Buzzanca.
Si sono avvicendate sulle scene anche compagnie di attori, gruppi musicali e cantanti locali. Nel 1975 altri lavori di ammodernamento e dal 1995 la chiusura definitiva.
Il teatro Mastrogiacomo, senza alcuna smentita, è stato propulsore e propagatore di cultura per la città di Gravina e per il territorio murgiano.
Il Teatro è lì, nella piazza centrale del paese, che come occhi spalancati chiede solidarietà civile, collaborazione istituzionale concreta, amore per l’arte.
Gli operatori culturali e le associazioni, le compagnie teatrali e i gruppi musicali di Gravina sono “costretti” ad impegnare il teatro Mercadante di Altamura per la celebrazione di alcuni eventi significativi: può ospitare fino a 500 spettatori.
La classe dirigente (a tutti i livelli) di Gravina e gli uomini di cultura riusciranno a salvare lo storico Teatro Mastrogiacomo? Mai scoraggiarsi, la speranza è davvero l’ultima a morire.
Michele Gismundo
NOTE
Si ringrazia la famiglia Mastrogiacomo di Gravina in Puglia e il concittadino Saverio Paternoster per le preziose informazioni. Le foto storiche sono state prese dalla pagina facebook “IO AMO GRAVINA”.