Siamo vicini ai commercianti in difficoltà

Può sembrare un luogo comune quello di affermare di essere vicini ai commercianti in difficoltà. Ma in queste ore, drammatiche per le tante famiglie degli operatori del commercio, è necessario davvero dimostrare con i fatti la dovuta solidarietà, lievito evangelico indispensabile per una società politicamente evoluta. E’ stupendo, al punto da far emozionare tanta umanità, il concetto che i commercianti del nostro territorio, fortemente in difficoltà, hanno ritenuto di divulgare: “LE LUCI PIÙ BELLE DELLA VOSTRA CITTÀ PROVENGONO DALLE VETRINE”. Ribadiscono, con serenità d’animo: “Forse abbiamo sempre pensato che fosse superfluo dirlo, ma in un momento buio come questo vogliamo farvi notare che le luci più belle della Vostra città provengono dalle vetrine. Cerchiamo tutti insieme di fare il possibile per non farle spegnere. Regalatevi una maglia, una borsa, una scarpa, comprate qualcosa ai Vostri figli. Scegliete Voi il negozio giusto, ma fatelo guardando intorno a Voi. Ciò che cerchi è nella tua Città”. Un appello davvero dignitoso, sobrio. Siamo come nel dopoguerra, in un certo senso, quando le condizioni di vita dei lavoratori disoccupati erano di disperazione, provati dalla fame e dalla guerra. Si ribellò la vita, si levarono le coscienze limpide dei lavoratori, in quegli anni. Si chiedeva solidarietà ai padroni delle terre, si chiedeva qualche giornata di lavoro, attese puntualmente negate. E il vescovo del tempo, della nostra diocesi, supplicava: […] basta che ognuno di voi si impegna ad assicurare un po’ di lavoro agli sventurati, adoperandovi perché la fame e la conseguente fatale disperazione cessino, dando luogo a quella pace cittadina che è titolo di vera grandezza e garanzia di ogni bene […]. Coraggio amici e concittadini commercianti. In verità c’è tanta solidarietà che ci circonda, oggi.  I braccianti nelle ore della ricostruzione del dopoguerra riuscirono a spezzare un modello di società basato sulla sfiducia e sul fatalismo.  Serve la “fame di farcela” anche oggi a fronte del devastante covid-19. Oggi in verità c’è collaborazione tra governanti e governati, tra ceti sociali diversi, tra famiglie e grandi imprese. Oggi in verità c’è tanta unione e unità d’intenti, senza timore di smentite. Ce l’hanno fatta nel dopoguerra, ce la faremo anche oggi. Auguri. 

Michele Gismundo

Responsabile del coordinamento redazionale 

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