CAPUTO E L’AZZURRO

È l’argomento del giorno, ciò che ha fatto riscoprire l’orgoglio sopito degli altamurani, rispolverato in epoca Covid dalla Storia della Amuchina e delle scoperte dell’ing. Oronzio Denora. 

Quella di Caputo detto Ciccio è una bella Storia perché è per molti versi l’emblema o se volete risponde al genoma della Altamuranità più Antica, tutta lavoro, applicazione e sacrificio. 

Rapporti umani limpidi, improntati ad una sana competitività, senza sgomitare, senza ipocrisie, sotterfugi, affidandosi alla religione del campo, credendo ciecamente nelle sue leggi. 

La legge del non porre limiti alla propria capacità di superarsi, anche salendo di categoria. Nel calcio vige lo “Special”, dall’ one di Mourinho allo Special Training, alla alimentazione speciale, ai sensazionalismi dello Sciamano di turno.

Il Calcio ha in sé , per fortuna, la capacità di rinnovarsi, rigenerare il suo sistema immunitario, grazie a Storie normali, al richiamo delle sue cellule staminali; l’Atalanta,Gasperini,Caputo,sono la certezza che il Calcio non potrà mai scomparire.

Un filo sottile ma fortissimo lega le storie vere senza tema di essere retrò: il grande Torino, Gigi Meroni, Gigi Riva, Di Bartolomei, Picchi, Bearzot, Scirea,Astori, Italia 82 unitamente agli eccezionali cantori di questo mondo.

E’questa la forza dei gioco più’ bello del mondo che nei momenti bui impone il suo ‘’redde  rationem,,e fa risorgere il Calcio delle origini anche se in forme sempre diverse. 

In  una sorta di ‘’Vite Parallele,  mi piace pensare  a Franco Selvaggi, indimenticato Campione non solo del Mondo ma di Semplicità,di Talentuosa Normalità.

Uno di noi… come Ciccio…Caputo , naturalmente…

Leonardo Denora

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