La Madonn va’ accumpagn!
Bello e interessante il progetto del pellegrinaggio della Madonna del Buoncammino lungo il circuito delle 13 Parrocchie di Altamura, anche le più periferiche, progetto esclusivamente spirituale ed alternativo al tradizionale corteo dei cavalli e traino dei buoi. Le immagini diffuse subito dopo il trasporto della Sacra Statua a piazza Unità d’Italia danno l’idea di una Madonna che, giunta quasi da sola, in punta di piedi, abbia sorpreso la città nel sonno e la abbia severamente osservata dall’uscio di Porta Bari. La Madre Celeste – così come ogni buona madre – non ha inteso disturbare i sogni dei figli altamurani e ha bandito dapprima l’Asta della Bandiera, poi lo scalpitare dei cavalli e le molteplici luci colorate. Non ha dato neppure il tempo di salutarla con le note dell’Ave Maria. In silenzio, con la complicità del presidente dell’Associazione ed il Presidente del Comitato Feste, ha in sordina raggiunto la Cattedrale, sorprendendo anche chi avrebbe dovuto accoglierla. Aperta la diatriba tra la fazione che sostiene la irrinunciabilità di riti e la conservazione delle tradizioni e chi si schiera per manifestazioni di fede esclusiva, non può sottacersi l’emozione ed il sussiego che la Madonna, avvolta nel suo manto celeste, ha provocato presiedendo la Chiesa in tufo della Madonna della Consolazione in Altamura. Parrocchia ingiustamente svalutata o sottovalutata dal punto di vista artistico, benché siano ivi esposte e conservate, opere di particolare pregio. Il “soggiorno” della Madonna nella parrocchia della Consolazione è una importante occasione per apprezzarne il patrimonio artistico: la statua in marmo del XVII secolo di San Vito (realizzata da Michelangelo Naccherino da Napoli), il dipinto di Francesco Curia risalente al 1500 raffigurante la Madonna con il Bambino e i Santi Leonardo e Antonio da Padova. Infine, entrando a sinistra, il San Matteo di Sebastiano Ricci, olio su tela risalente al XVIII secolo restaurato nel 1986. La Madonna del Buoncammino è stata collocata accanto ai mosaici dell’altare e della Gerusalemme celeste con l’Agnello, realizzati dal Centro Aletti diretto da Marko Ivan Rupnik, mosaicista, teologo e presbitero sloveno, definito “il Giotto moderno”. Di fronte, a tergo del Battistero, il Cristo battezzato nelle acque del Giordano. La Madonna ci accompagni!
La redazione