La via micaelica murgiana, Grotta dei Pipistrelli a Matera

L’idea riguardante “La via micaelica murgiana”, un viaggio nella storia, nella religione e nella natura, promossa dall’Associazione culturale AlGraMà, comincia ad incuriosire e ad appassionare. Ne ha parlato ampiamente La Gazzetta del Mezzogiorno qualche giorno addietro: un percorso turistico nuovo, originale, alla scoperta dei santuari rupestri dedicati a San Michele Arcangelo. I comuni interessati: Montescaglioso, Matera, Santeramo in Colle, Altamura, Gravina in Puglia, Minervino Murge e Acerenza. Siamo stati a Montescaglioso, prima tappa del tour, per ammirare la imponente e graziosa Abbazia benedettina “San Michele Arcangelo” dell’XI secolo. Spicca per la sua bellezza culturale e architettonica. E’ tra i più importanti monasteri benedettini del Sud Italia. Il nucleo storico del borgo è costituito da graziosi palazzi padronali, da chiostri rinascimentali e dalla maestosa Chiesa Madre dedicata ai Santi Pietro e Paolo: un paesino lucano di quasi 10 mila abitanti, straordinariamente attraente, con il suo centro storico ristrutturato, accuratamente pulito e ordinato, i palazzi e le botteghe tirate a nuovo senza graffiti, le chianche della pavimentazione stradale posate con maestria che riflettono la luce calda dell’illuminazione serale. La seconda tappa del magico tour micaelico è a Matera, per la visita alla chiesa rupestre di San Michele di Serra Sant’Angelo, meglio conosciuta come Grotta dei Pipistrelli, con stupendi affreschi di Adamo ed Eva, della Vergine e della triade degli Arcangeli. La chiesa, riportata nell’immagine pubblicata, è una cavità della parete destra della Gravina di Matera utilizzata, sin dal Paleolitico medio, come ricovero umano e trasformata, quindi, nel Medioevo in luogo di culto. Matera, Capitale Europea della Cultura 2019, con un centro storico ottocentesco ricco di palazzi signorili e affacci mozzafiato, ultimamente è diventata città paradigma di rinascita sociale e culturale di tutto rispetto. Nei Sassi di Matera si sono collocati, con successo, alberghi e ristoranti, agenzie di servizi e negozi souvenir onde soddisfare le esigenze dei tantissimi turisti, portatori di ricchezza economica nella città e in tutto il suo hinterland.  Sono luoghi dove ti accolgono gli odori del latte di pecora appena munto, del pecorino stagionato dentro stalle che sembrano abbandonate. Sono luoghi dove l’odore del pane appena sfornato ti invita a tuffarti nei forni. Sono luoghi dove ti accolgono gli odori della umidità all’interno del concavo delle chiese e delle case rupestri: una architettura che ti prende per mano e ti conduce lungo case e chiese scolpite con arte nella roccia viva. In questi luoghi la fatica e la fede possano raccontarsi fiaba. Sono luoghi di una storia intrigante che non ti molla e che ti emoziona, che ti interroga e ti sprona, ad agire per un surplus di dignità e di amore a tanta umanità sofferente.  

Michele Gismundo

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