Gabriella di Vergy.

Gabriella di Vergy è un dramma tragico in due atti di Saverio Mercadante su libretto di Antonio Profumo (da non confondere con l’omonima opera di Donizetti o Carafa). La prima rappresentazione ebbe luogo l’8 agosto 1828 al Teatro São Carlos di Lisbona e l’opera piacque. Ci furono altre rappresentazioni anche a Genova (1832), al teatro regio di Torino (Mercadante era socio onorario dell’Accademia Filarmonica), a Firenze, Padova (1833), a Milano, al teatro Eretenio di Vicenza durante il carnevale (1836), a Verona, Udine (1837), a Napoli nel Real Teatro S. Carlo, a Novara, Pavia, Varese, Venezia, Palermo (1839), Cagliari (1840), Cremona (1841), Teramo (1845), Noto etc etc.
Nel 2004 ‘Opera Rara’ ha pubblicato l’album ‘Mercadante Rediscovered’ con David Parry a dirigere la Philharmonia Orchestra e il Geoffrey Mitchell Choir: la traccia 8 è tratta da Gabriella di Vergy (Act I: Ah che dici! ? Quant’immagini crudeli). La pubblicazione è avvenuta grazie alla Fondazione Peter Moores, che ha sponsorizzato molte registrazioni delle opere di Mercadante in prima mondiale, considerandolo giustamente il primo compositore italiano di alcuni decenni dell’ottocento, quando Bellini era ormai morto mentre Rossini e altri lavoravano all’estero.
Il 19 dicembre 2020 al ” Bellagio Festival Winter Edition ” il Maestro Marco Zoni ha eseguito parzialmente “Gabriella di Vergy” (“Dieci arie variate per flauto solo, Cartolina musicale da Lecco). Altre recenti esecuzioni parziali dell’opera rientrano nel Progetto Mercadante del CIDIM, Comitato Nazionale Italiano della Musica (in collaborazione con l’associazione Flautisti Italiani, sotto la guida del M° Salvatore Lombardi) con lo scopo di riunire cinque Grandi Flautisti e cinque giovani promesse del flauto italiano, un’assoluta novità nel campo della promozione culturale e della rinascita della cultura musicale italiana nel mondo, attraverso queste belle fantasie d’opera dolcemente virtuosistiche.
L’opera è basata sulla tragedia Gabrielle de Vergy di Dormont de Belloy (1777).
I personaggi principali sono: Filippo Augusto II Re di Francia, Fayel Conte dì Vermand, Gabriella di Vergy, Raoul di Coucy, Almeide, sorella di Fayel e Armando, oltre ad alcuni cavalieri e damigelle, paggi e guardie reali. L’azione si svolge nel castello di Fayel in Borgogna.
Gabriella amava teneramente il bel Raoul De Coucy già dalla prima infanzia e ne era corrisposta. Col consenso di entrambe le famiglie, ugualmente illustri, i giovani si fidanzarono, poi lui se ne è dovuto allontanare per partire con Filippo Augusto e combattere nelle Crociate in Terra santa. Raoul si scontra con gli uomini di Fayel e viene creduto morto; successivamente potrà salvare la vita del re Filippo II Augusto, che gli concede in premio la mano di Almeide. Il violento Fayel, conte diVermand, rivale in amore di Raoul, fece spargere la voce che Raoul era morto, riuscendo a farsi sposare da Gabriella, costretta dalla pressione di suo padre. Gabriella scopre troppo tardi di essere stata ingannata e che Raoul è vivo, il quale al suo ritorno si precipita a rivedere Gabriella. Il dramma inizia col crociato che corre al castello dove abitava Gabriella, accusandola di perfidia. La gelosia del feroce marito, un duello, l’infelice avventura di Gabriella e altri episodi costituisco la struttura della tragedia lirica. L’opera ruota intorno alla rivalità tra Fayel e Raoul, con un finale tragico e macabro: la morte di quest’ultimo ucciso da Fayel che gli strappa il cuore e le spoglie mortali, poste in un’urna, che vengono crudelmente mostrate a Gabriella che impazzisce e muore di crepacuore. Le sue ultime parole a Fayel, esprimono il desiderio che il sangue nell’urna si alzi e copra il viso di Fayel e che il fantasma di Raoul esca dalla sua tomba per infilare nel cuore di Fayel il coltello usato contro Raoul.

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