Il Palazzo Comunale di Gravina

Nel 1862, con il passaggio al demanio dello Stato italiano di tutti i beni ecclesiastici, il Convento di San Francesco divenne proprietà comunale e alcuni degli ambienti furono utilizzati per gli uffici municipali. Nel 1936 il Podestà di Gravina, Vincenzo Tota, decise di confermare definitivamente la sede del Comune nell’ex convento, occupando per i 2/3 l’intero immobile, mentre la restante parte rimase ai frati conventuali unitamente al chiostro. Fu restaurata la facciata principale di via Capuana (oggi via Vittorio Veneto), fu realizzata la sopraelevazione e in cima fu collocata la macchina del tempo dell’Antica e Premiata Fabbrica orologi Fratelli Frassoni di Rovato (Brescia), fu realizzata la copertura della gabbia della scala, fu sistemata una nuova e ampia scalinata di accesso, disposta a tenaglia e abbellita dalla presenza dei busti del re Vittorio Emanuele III e della regina Elena. Inoltre, fu sistemato il piazzale antistante all’ingresso principale con una gradinata lunga quanto il prospetto. Nel 1979 venne chiuso tutto il piazzale del Palazzo di Città con un cancello, per evitare il posteggio delle automobili. Raccontiamolo ai ragazzi!

Foto di Carlo Centonze.

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