121 anni fa nasceva Francesco Santoro Passarelli.

A Francesco Santoro Passarelli, tra i più noti giuristi italiani, è dedicata la piazza dove ha sede l’Ufficio per l’impiego. Nacque ad Altamura il 19 luglio 1902 da Maria Passarelli e da Giuseppe, colonnello medico, direttore dell’ospedale militare di Taranto; da loro ricevette un’educazione rigorosa. Conseguita la maturità classica al liceo Cagnazzi con il massimo dei voti, nel 1920, si trasferì a Roma per frequentare la facoltà di giurisprudenza e si laureò nel 1924. Nel 1928 ottenne il suo primo incarico di insegnamento di diritto civile all’Università di Urbino. Nel 1930 vinse il concorso e fu chiamato dall’Università di Catania. Nel 1932 si trasferì a Padova fino al 1942, quando fu chiamato all’università di Napoli dove prese parte al comitato di liberazione per poi divenire esponente della Democrazia Cristiana. In quel periodo scrisse Dottrine generali del diritto civile e Nozioni di diritto del lavoro, due manuali fondamentali per la storia della cultura giuridica. Nel 1936 sposò Angela Alberotanza, dalla quale ebbe tre figli (Maria, Lucrezia e Giuseppe). La sua carriera di professore si concluse nel 1977 alla facoltà di giurisprudenza dell’università La Sapienza di Roma, dove era stato chiamato nel 1947 per insegnare Istituzioni di diritto privato, Diritto civile e Diritto del lavoro.

È stato presidente dell’Unione giuristi cattolici italiani, autore di numerose pubblicazioni. Ha partecipato a numerose commissioni ministeriali incaricate di redigere testi normativi in materia privatistica e fu membro di un comitato per il codice civile del 1942, occupandosi delle disposizioni sulle successioni. Nel 1945 fu tra i fondatori della rivista Diritto e giurisprudenza. Fu medaglia d’oro per i benemeriti della scuola, vicepresidente del Consiglio superiore della Pubblica Istruzione, nominato accademico dei Lincei nel 1952. Dal 1948 al 1960 ha contribuito a ricostruire su basi privatistiche il diritto sindacale, consentendo di riconoscere ai sindacati, il potere di autoregolare i loro interessi attraverso la stipula dei contratti collettivi.

Dal 1960 al 1972 è stato presidente dell’Istituto nazionale assicurazioni (INA); nel 1965 con il Consiglio direttivo dell’Ente andò in visita al Presidente della Repubblica Saragat.  È stato uno dei principali ispiratori della riforma del diritto di famiglia del 1975 e membro del CNEL. Nel 1986 si trasferì ad Altamura per assistere la moglie malata, fino alla sua morte del 1988. L’anno successivo ricevette dalla facoltà di scienze politiche di Macerata la laurea honoris causa. Morì a Roma il 4 novembre 1995.

La produzione di Santoro Passarelli (animato dalla ricerca della purezza formale e del rigore logico) si sviluppò lungo un percorso scientifico ricco e complesso che, a partire dal diritto civile e commerciale, si allargò ad ambiti bisognosi di sistemazione, come il diritto del lavoro. L’AIDLass (Associazione Italiana di Diritto del Lavoro e della Sicurezza Sociale), punto di riferimento per i giuslavoristi italiani, ha istituito il premio “Francesco Santoro-Passarelli”, per la miglior tesi di dottorato di ricerca in Diritto del lavoro e della Sicurezza Sociale. In sua memoria è stato anche istituito, coinvolgendo le università italiane, il premio nazionale “Francesco Santoro Passarelli”, promosso dall’Accademia Nazionale dei Lincei, per i migliori studiosi del diritto civile o del lavoro, come voluto dalla Famiglia Santoro-Passarelli.

Il 28 marzo di questo anno è morto anche il figlio Giuseppe, lasciando un profondo vuoto tra i familiari, gli amici e la comunità accademica. Nato a Napoli nel 1946, seguendo le orme del padre, ha avuto una prestigiosa carriera accademica presso la Facoltà di Giurisprudenza della “Sapienza”, dove nel 1969 ha conseguito la laurea. Nel 1974 è stato assistente di diritto del lavoro nella Facoltà di Giurisprudenza. Autore di diverse pubblicazioni, tra cui cinque monografie, dal 1984 è stato professore ordinario presso la Facoltà di Giurisprudenza di Macerata, di cui è stato anche preside, e direttore dell’Istituto di diritto del lavoro, nonché direttore della Scuola di specializzazione in Previdenza, Sicurezza e Assistenza sociali nel 1985. Ha fatto parte di diverse commissioni di studio come esperto del Cnel; ha predisposto l’articolato di un disegno di legge sui diritti di informazione e consultazione sindacale. Presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri (Governo Ciampi) ha partecipato alla redazione del provvedimento legislativo sul computo dell’indennità di contingenza nell’indennità di buonuscita per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni.

Nel 1987 è stato chiamato all’unanimità dalla Facoltà di Economia e commercio dell’Università di Roma a ricoprire la cattedra di Diritto del lavoro. Nel 1990 è stato eletto membro del Comitato tecnico ordinatore per l’istituzione della facoltà di Economia e Commercio dell’Università dell’Aquila e docente presso l’Istituto superiore di Polizia. Ha curato la pubblicazione di un commentario alla legge del 1990 che disciplina lo sciopero nei servizi pubblici essenziali. Nel 1992 è stato chiamato a Roma dalla Facoltà di Giurisprudenza, dove ha insegnato Diritto del lavoro fino al 2016. Dal 1994 ha insegnato diritto del lavoro anche presso la Facoltà di Giurisprudenza della Luiss. È stato eletto nel direttivo dell’AIDLass, dal 2000 al 2003 ne è stato segretario generale e presidente nel triennio 2012-2015. Nel 1996 ha curato l’allestimento del Trattato breve di diritto del lavoro, destinato a avvocati, magistrati del lavoro ed esperti in materia di lavoro. Ѐ stato coautore di un manuale di diritto comunitario del lavoro. Nel 1997 ha organizzato una ricerca su flessibilità e diritto del lavoro, alla base di una pubblicazione di tre volumi.

Ha fatto parte di diverse commissioni di studio e nel settembre 2003 è stato nominato nella Commissione del Ministero del Lavoro per la redazione dello Statuto dei Lavoratori. Nel 2004 ha pubblicato una monografia su Trasferimento di azienda e rapporto di lavoro e nel 2007 un’altra  su TFR e previdenza complementare. E’ autore di un manuale per l’Università, Diritto dei lavori, e di un manuale di diritto sindacale. Dal 2004 al 2016 è stato coordinatore del dottorato di ricerca in Diritto dell’economia e dell’impresa e dal 2007 al 2015 Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche della Sapienza di Roma (dal 2010 al 2016 è stato componente del Senato Accademico), dal 2005 coordinatore della sezione di diritto privato del Dipartimento di Scienze Giuridiche. Nel 2017 è stato nominato professore emerito della Sapienza e nel 2014 Prorettore per la semplificazione amministrativa. Due anni dopo i Presidenti delle Camere lo hanno nominato Componente dell’autorità di garanzia per lo sciopero nei servizi pubblici essenziali e poi ne è diventato Presidente.

Ha fatto parte del Consiglio di Amministrazione di Unitelma Sapienza dal 2016 al 2023 dove ha svolto un importante ruolo nell’ambito dell’innovazione didattica. È stato Accademico dei Lincei, autore di un manuale di Diritto dei Lavori e dell’Occupazione e curatore di un Trattato di diritti del lavoro e della previdenza sociale. Il Presidente della Repubblica, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Sono rimasto rattristato dall’improvvisa scomparsa del Professor Giuseppe Santoro Passarelli. Autorevole giurista, autore di importanti pubblicazioni scientifiche, ha dedicato la sua ricerca alle tematiche giuslavoriste, con attenzione sempre rivolta alla tutela dei diritti dei lavoratori all’interno dei mutamenti della società e dell’economia». La rettrice Antonella Polimeni ha espresso, a nome suo e di tutta la comunità universitaria, profondo cordoglio. Lascia una grande eredità scientifica e personale di cui hanno fatto tesoro allievi e colleghi.  

In foto: Visita del presidente INA Francesco Santoro Passarelli all’inaugurazione della Fiera Campionaria di Milano del 1961

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