Settore bancario in evoluzione: a marzo si vota per la Banca Popolare di Puglia e Basilicata

Oggi viviamo nella “società dell’informazione”, derivante dall’evoluzione tecnologica dell’informazione e delle comunicazioni, e le banche, trovandosi anch’esse in questo scenario, devono adeguarsi, evolversi ed innovarsi per soddisfare al meglio le richieste dei clienti e per non soccombere ai competitors. L’invenzione del computer e la sua introduzione, negli anni ’80, all’interno delle banche e l’ulteriore passo in avanti derivante dall’utilizzo della rete internet hanno portato a forti cambiamenti nell’attività bancaria e hanno aperto una nuova era nello scambio delle informazioni. La figura del cliente vista come soggetto passivo nel mercato è scomparsa, ora è un social customer, ha accesso alle informazioni e vuole un servizio basato sulle ultime tecnologie. È cambiato il modo di “fare banca” e si sente nel settore bancario aria di cambiamento e fermento innovativo. In particolare, la Banca Popolare di Puglia e Basilicata, da sempre un importante punto di riferimento per il territorio, rinnoverà il Consiglio di amministrazione, il Collegio Sindacale ed il Collegio dei Probiviri, il 13 (in prima convocazione) ed il 14 marzo (in seconda convocazione) in tutte le filiali, invitando i suoi soci ad essere parte attiva del succitato cambiamento. A scendere in campo, due liste, quella dell’attuale governance guidata dal Presidente Leonardo Patroni Griffi e quella con Presidente il Cavaliere del Lavoro, Vincenzo Divella, noto imprenditore italiano che è stato ai vertici dell’Associazione degli Industriali e della Camera di Commercio di Bari. Prima di recarsi al seggio è necessario ritirare presso qualsiasi filiale della BPPB la tessera o il biglietto di partecipazione alla assemblea. Inoltre, è anche possibile votare per corrispondenza o mediante altri mezzi di telecomunicazione previa richiesta mediante l’apposito modulo. Sarà di fondamentale importanza fare la propria parte affinché si delineino le linee guida di una Banca al passo con i tempi, affinché si riesca a costituire all’interno della banca un network, cioè una rete di imprese con lo scopo di mettere in comune le risorse a disposizione, di sviluppare nuovi prodotti attraverso una forma collaborativa, di condividere i rischi e di ripartire, e quindi ridurre, i costi. Le banche dovranno sviluppare una conoscenza più approfondita dei propri clienti, delle loro famiglie, degli amici e delle reti sociali perché è vero che la tecnologia, in particolar modo, il mobile banking – che permette ai consumatori di effettuare vari pagamenti, trasferire denaro e controllare il proprio conto – sta disegnando il futuro bancario ma è anche importante non perdere il contatto umano.

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