Il Nuovo Monitore Napoletano su Altamura

Nel 1799, in piena epopea della Rivoluzione Napoletana, Carlo Lauberg fondò a Napoli il “Monitore Napoletano”, affidandone la direzione ad Eleonora Fonseca Pimentel. Il periodico ebbe vita abbastanza breve e cessò le pubblicazioni a giugno dello stesso anno (pochi giorni prima dell’ingresso del Cardinale Ruffo a Napoli), dopo soli 35 numeri. In tempi più recenti si sono succeduti diversi tentativi di ri-fondare il giornale ma quello che forse è più fedele agli ideali originari è il Nuovo Monitore Napoletano, registrato nel 2012 e diretto dalla giornalista e ricercatrice storica Antonella Orefice. Proprio la Orefice, che abbiamo intervistato pochi giorni fa, durante una visita ad Altamura, ha pubblicato un articolo sulla nostra città “Altamura: un coro di martiri ed eroi” che vi riportiamo integralmente.

Altamura: un coro di martiri ed eroi
Ha un’anima viva Altamura, anzi, ha tante anime che dal 1799 continuano ad aggirarsi tra quelle stradine medioevali di memoria federiciana. Anime che dimorano da secoli, fiere di quella libertà che oltrepassa la morte e il tempo, e da allora il tempo si è fermato, raccontando il sacrificio di ognuno infinite volte.

E’ la città dei martiri e degli eroi Altamura, la città dei ricordi, del valore patriottico, è la storia fatta persona che vibra e rinasce ad ogni passo, tra canti di gioia e grida di dolore.

Pare ancora di vederlo quell’albero della libertà stagliarsi fiero nella piazza del Duomo, col suo cappello frigio, contornato da mille occhi ridenti, frementi di gioia. Pare ancora di ascoltarli quei repubblicani orgogliosi del loro bene più prezioso e pronti a dare a la vita, non una, ma mille e più volte e più di allora per la signora Libertà.

Nessuna ghigliottina, nessun supplizio, nessun tradimento potrà mai mettere a tacere il ricordo di quei giorni gloriosi. Li respiri nei viali, nelle lapidi e soprattutto negli occhi della gente semplice, ospitale, ricca del suo passato, orgogliosa dei propri avi.

La “damnatio memoriae” borbonica non ha mai vinto ad Altamura perché la gente è orgogliosa dei suoi eroi, ancora vivi, brucianti e presenti.

Oltre le mode e il progresso, che immancabilmente segnano il passaggio di un’epoca, la vita scorre leggera, tra il profumo di quel delizioso pane cotto nei forni a legna, e il brulichio degli storici caffè distillatori di gocce di memoria.

Il passato non muore mai: quando si ha la libertà nel cuore, nulla cambia il corso del tempo, specie se quel tempo si è fermato a riflettere, a dare voce ad anime che non temono la dimenticanza.

Antonella Orefice

Chi volesse leggere l’originale, arricchito con diversi scatti fotografici realizzati nella nostra città, e magari conoscere meglio il Nuovo Monitore Napoletano può cliccare al seguente link: NUOVO MONITORE NAPOLETANO

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