Il prof. Angelo Amodio: sollevò la “Pomarici Santomasi” dal rischio di un irreversibile tracollo

Il prof. Angelo Amodio nasce a Gravina in Puglia l’8 aprile 1907. Nel ‘35 sposa Amalia Lucatuorto, dalla cui unione venne al mondo il figlio Franco: stimato agente della SIAE a Gravina in Puglia per oltre cinquant’anni ed autore di alcune pubblicazioni di storia locale.

            Il prof. Angelo Amodio si diploma presso l’Accademia Belle Arti di Roma. È stato disegnatore Capo della Soprintendenza ai Monumenti e alle Gallerie di Bari nonché disegnatore presso la Soprintendenza delle Belle Arti di Venezia. È stato docente e direttore del laboratorio di restauro della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Bari. Ha diretto il Centro Addestramento Professionale di Gravina in Puglia ed ha insegnato disegno in diversi istituti di Gravina e fuori.

            Per circa un decennio è stato Commissario straordinario della Fondazione “Ettore Pomarici Santomasi” di Gravina in Puglia, con il delicato incarico del riordino organizzativo dell’Ente, attraverso la rielaborazione del suo Statuto a moderno strumento di salvaguardia delle finalità della Fondazione. Il prof. Angelo Amodio, tenace e convinto assertore del ruolo di centralità della Fondazione nel contesto dei piani di promozione e valorizzazione della Città, non mancò, in nessuna occasione, di sollecitare ed incoraggiare ogni più fecondo dialogo con tutti coloro che, a diverso titolo, gli furono interlocutori nell’arduo compito di rivitalizzare un Ente, sommamente importante, che stava rischiando il più indecoroso ed irreversibile tracollo.

            Il prof. Angelo Amodio ha rappresentato una delle sintesi più compiute della e per la Comunità gravinese, conquistandosi innumerevoli doti di merito giorno dopo giorno, impegno dopo impegno, rammarico dopo rammarico, speranza dopo speranza… e sempre con il medesimo entusiasmo di chi è fortificato dalla incrollabile fede nei valori dell’Uomo e che contano per l’Uomo.

            Il prof. Angelo Amodio, un uomo nobile, di garbo, di serenità e signorilità non ereditaria e di denaro –  ebbe modo di sottolineare don Angelo Casino – fu uomo di coraggio, convinto delle proprie idee, disposto anche a pagare con la vita; educato, magnanimo, comprensivo, amante dell’arte, conoscitore approfondito del pennello e della vera arte. Gravina è fiera di questo suo figlio che le ha dato onore e vanto durante la sua vita. Uomo controcorrente, sincero e leale, un vero artista.

            Grazie alla sua arte Gravina eccelse di capolavori, di arte e di restauro. Di lui parlano le chiese con i propri dipinti, come San Nicola, la Madonna della Grazia, il Museo “E.P. Santomasi”, San Domenico, la chiesa del SS. Crocifisso, Santa Lucia e la Cattedrale.

             Così si espresse il dott. Pasquale Vitucci in un suo scritto: un vero figlio che ha amato e non si è servito della Sua città. Gloria, vanto, onore, esempio di dovere e di umanità. Sapiente e saggio, credente e puro, il prof. Angelo Amodio appartiene al novero di quei nobili spiriti che onorano la propria Terra e si propongono come preziosi e fulgidi punti di riferimento, specie nelle ore difficili; la sua figura, romantica e austera quanto serena e gentile, è destinata ad ingrandirsi sempre più nel tempo, perché la Sua vita esemplare e la Sua opera salda e viva costituiscono un consolante messaggio di fiducia per tutti.

            Grazie Professore, per tutto quanto avete fatto e per averci insegnato la via sicura da intraprendere per conciliare efficacemente il senso del permanere con quello del divenire, perché assurgano, in esaltante congiunzione, ad atti di Fede da porre a timone della nostra vita.

            Il prof. Angelo Amodio muore a Gravina in Puglia nella sua abitazione di via Garibaldi n. 60 il 18 gennaio 1994.

Michele Gismundo

Riferimenti bibliografici

Angelo Casino, “Angelo Amodio” in Gravina e la sua storia, Grafiche Castellana Altamura, 1998
Pasquale Vitucci, “Angelo Amodio”, in Gravina e la sua storia, Grafiche Castellana Altamura, 1998


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