Natale 2018

Come ogni anno siamo a ricelebrare il Natale, atmosfera di luci e suoni.

Sensazioni magiche e surreali.

Abbracci e strette di mani, auguri… auguri…

Momenti di pausa dal lavoro, dagli affanni quotidiani, momenti di

riflessioni.

Nella molteplicità dei festeggiamenti ci potrebbe sfuggire una umanità più debole che non vede un barlume di quelle speranze di tanti di noi più fortunati.

È consuetudine far promettere ai nostri bimbi di essere più buoni,

ma i bambini sono buoni… è che buoni dovremmo essere noi grandi.

Noi persi nelle esigenze quotidiane: mangiare, vestirsi, lavorare.

Il lavoro, già il lavoro. Il lavoro che non paga, il lavoro che ci sfinisce, il lavoro che manca, il lavoro che fa morire.

Il lavoro per le nuove generazioni che non trovano in noi genitori, noi istituzioni le volontà per stimolare il loro vigore giovanile di intelligenza e fantasia.

La volontà, già la volontà. La volontà di poter scegliere tra quello che è bene o male, tra quello che è giusto o sbagliato, tra quello che è il vero e quello che è il falso.

Le volontà istituzionali che non vadano sempre in direzioni non vicine alle esigenze delle comunità, ma che guardino di più al benessere dei cittadini.

La volontà di un piccolo gesto di generosità, una carezza , un sorriso.

Un augurio di buona volontà a tutti gli uomini e le donne di buona volontà.

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