Il Proscritto di Mercadante.

Del Proscritto di Mercadante e della sua ultima esecuzione del 28 giugno 2022, alla Barbican Hall di Londra, ne hanno parlato, tra gli altri, Charles Alexander, David Karlin, Colin Clarke e Geoff Brownm (del Times).

Il proscritto si è rivelato un’entusiasmante riscoperta, molto più di un pezzo da museo, elettrizzante, innovativo e avvincente. Il manoscritto era rimasto nella Biblioteca del Conservatorio di Napoli fino al 2020 quando Carlo Rizzi, direttore artistico di Opera Rara, ha scoperto la partitura autografa e hanno deciso di restaurare e far rivivere l’opera 180 anni dopo la sua prima. La difficoltà maggiore è dipesa dal fatto che l’opera ha lasciato poche tracce. Il libretto è dell’illustre poeta Salvatore Cammarano. Il cosmopolita Mercadante si spinse oltre i confini musicali italiani, introducendo innovazioni armoniche, orchestrali e drammatiche, derivate soprattutto da modelli francesi.

La trama è incentrata sugli amori di Malvina Douglas (nata Ruthven) ed è ambientata in Scozia, ad Edimburgo, nella seconda metà del XVII secolo, durante il governo di Cromwell e si basa sulla lealtà di monarchici e cromwelliani, rappresentati dai due mariti di Malvina. Malvina era sposata con Giorgio Argyll che si pensava morto in un naufragio insieme al padre di lei (entrambi realisti). Spinta dalla madre Anna e dal fratellastro Odoardo si innamora e decide di sposare Arturo Murray (un lealista di Cromwell). Odoardo è fedele a sua sorella che lo rassicura di aver imparato ad amare Arturo.

Giorgio e Arturo amano Malvina ma sono più interessati alla loro rivalità che a ciò che vuole lei. L’opera si apre il giorno del matrimonio quando Giorgio arriva al castello di Ruthven,  provocando un grande shock a Malvina. Ne derivano caos e commoventi duetti. Nel secondo atto i due uomini litigano, Odoardo ottiene l’aiuto degli esiliati realisti per il salvataggio di Giorgio. Nel terzo atto Arturo deve decidere il destino di Giorgio e si ritrova in un complesso duetto con Malvina, combattuta tra i due mariti. La ripresa delle discussioni tra Giorgio e Arturo è interrotta dall’apparizione di Malvina che ha preso del veleno e la scena della sua morte mette fine all’opera.

Rizzi è rinomato internazionalmente per le sue interpretazioni di opere italiane e la sua direzione è stata tutta precisione e slancio, traendo dalla Britten Sinfonia un’esecuzione finemente espressiva e fluida. C’è un sacco di scrittura orchestrale eccitante, a cominciare da un’enorme fanfara della banda fuori dal palco e il seguente botta e risposta con l’orchestra della fossa. I finali dei primi due atti hanno concerti elettrizzanti, dove al coro si uniscono i vari solisti. La musica più accattivante è uno splendido intermezzo dell’atto II, presumibilmente pensato per coprire un cambio di set. Tutto questo era innovativo per il 1842, un po’ troppo per un pubblico conservatore. La comprensione della partitura da parte di Rizzi sembra quella di chi ha convissuto con quest’opera per decenni. La performance è stata di alto livello e i quattro cantanti principali sono stati ben supportati dai vari attori dei ruoli minori.

Nessuno dei duetti aveva una forma convenzionale, eppure tutti e tre gli artisti li rendevano avvincenti, dimostrando quanto la musica di Mercadante si fosse evoluta in un territorio più romantico. Altro fatto insolito è l’utilizzo di due tenori entrambi con voci robuste.

Il primo atto è il più tradizionale, poi entrambi i tenori dispongono di una doppia aria per presentarsi, mentre Malvina e Odoardo hanno un bel duetto. La fine dell’atto non è guidata da solisti ma ci sono ensemble. Malvina non ottiene mai un assolo, la straordinaria scena della sua morte non è una scena tradizionale. Mercadante aveva scritto brevi sezioni liriche spesso collegate tramite passaggi orchestrali e linee melodiche espressive che funzionano bene nel contesto del dramma. Alla fine veniva quasi voglia di uscire dal teatro canticchiando.

L’archeologia musicale raramente ha un successo come questo. Le melodie di Mercadante toccano il cuore. L’esecuzione (la Britten Sinfonia) e il canto corale (Opera Rara Chorus) sono stati esaltanti, non si era mai sentito suonare a questo livello i musicisti della Britten Sinfonia: la passione e la lucidità della direzione li ispira al meglio. In alcuni passaggi non c’è paragone coi compositori contemporanei e si sente il vero Mercadante, momenti che vale la pena aspettare. Non è ancora disponibile un video gratuito dell’esecuzione dell’opera.

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