Un’antica tradizione gravinese: la festa di Cristo

Gravina festeggia ogni anno e con la dovuta solennità la festa del Santissimo Crocifisso, detta anticamente “La festa di Cristo”: una devozione molto radicata nell’animo degli abitanti che la considerano la seconda festa della città, dopo quella patronale di San Michele Arcangelo del 29 settembre. Quest’anno, in occasione della festa, domenica 7 giugno 2020, ci saranno solo celebrazioni liturgiche. Raccontiamo la storia: nel 1500 Gravina fu colpita dalla peste e si votò a San Sebastiano. Salvi dall’epidemia, i gravinesi intitolarono al Santo un altare nell’antica chiesa della “Madonna della Pace”. I fedeli cominciarono a chiamare quella chiesa “San Sebastiano”. In una cappella a sinistra della stessa chiesa, fu situato un miracoloso Crocifisso e, ancora oggi, il popolo di Dio chiama quella chiesa “Santissimo Crocifisso”. La festa si celebra nell’ultima domenica di maggio o nella prima domenica di giugno. Anticamente si celebrava una messa solenne al mattino, seguita dalla benedizione dei campi intorno alla chiesa. A sera, una lunga processione con il miracoloso Crocifisso si snodava per le vie della città. La partecipazione di agricoltori e contadini era numerosa, infatti veniva chiamata la festa degli agricoltori, che pregavano affinché ci fosse un buon raccolto ed offrivano con generosità diversi quintali di grano per le spese della manifestazione. In tempi più recenti venne appesa una fascia di stoffa al Santissimo Crocifisso: sulla fascia, prima e durante la processione, i fedeli attaccavano banconote di diverso taglio quale segno di partecipazione alla festa. Oggi la gara delle offerte continua: chi offre di più è titolato a portare la bandiera durante la processione, fianco a fianco con la sacra immagine del Santissimo Crocifisso. La sacra effige del Santissimo Crocifisso, portata in processione da qualche anno, sostituisce l’antichissimo simulacro per ragioni di tutela dei beni culturali ed è opera dello scultore gravinese Antonio Sette. Alla festa non mancano le migliori bande musicali, per le sfilate e i concerti sulla cassa armonica in piazza San Agostino; spettacoli pirotecnici a mezzanotte; sagre e mostre varie; concerti di musica leggera, bancarelle e giostrai; artisti di strada e bellissime luminarie lungo la via San Sebastiano. Un’attrattiva interessante della festa rimane l’addobbo della chiesa: maestosi e colorati drappeggi di straordinaria bellezza vengono sistemati tra le antiche arcate. Ad organizzare l’evento c’è una “deputazione”, che ultimamente si è costituita in “Associazione culturale Santissimo Crocifisso”.

Raccontiamolo ai ragazzi!

Foto di Carlo Centonze

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