Mister Leonardo Denora: la solitudine del Campione

Se chiedete di Maradona ad Orazio Maiullari, giovane altamurano approdato nel Settore giovanile del Napoli nell’89, gli occhi brillano di una emozione profonda. Il ricordo di un giovane, poi trasferitosi al Bari perché rischiava di perdersi lontano dalla famiglia, che vive il sogno di giocare in serie A, corre lontano, alla ammirazione di un Campione che si allena, si fa per dire, nel campo vicino al loro, a Soccavo. “Un giorno giocherò con lui”, il sogno alimentato ad ogni magia di Diego, per tutti Diego, solo Diego.

            I problemi dei giovani del Napoli, ospitati in una palazzina accanto all’albergo della prima squadra, li presentavano a Diego, non c’erano gli scarpini, ci pensò lui dopo continue delusioni, arrivò a Soccavo un camion della Puma King, gli scarpini di Maradona, proprio i suoi, immaginate la gioia, un groppo in gola, gli scarpini, per tutti. Napoli, culla dei fermenti libertari, Università fra le più rinomate al mondo, tante Eccellenze in ogni campo della Cultura, che però sfida ogni giorno la razionalità del reale, la lotta per sopravvivere, stringe nel suo abbraccio materno lo ‘’scugnizzo”, di Buenos Aires, lui ricambia divenendo lui stesso protettivo, verso tutti.

            Luciano De Crescenzo in “Così parlò Bellavista”, con una finta delle sue gli fa “squagliare” il sangue chiedendo a San Gennaro di non prendersela, tanto era Santo. Maradona è scomparso come Pantani, come Michael Jackson, ed altri mostri sacri dello spettacolo, sacrificati sull’altare de “The Show Must Go On” anche nel disprezzo della vita umana e delle sue debolezze, delle sue dipendenze, delle sue fragilità. Le cadute dei Colossi dai piedi di argilla appaiono nel loro dramma quando le luci della ribalta si spengono e la solitudine deforma tutto, il re è nudo.  Lance Armstrong, pentito dopo aver derubato diversi Tour de France, Giri d’ Italia ha demolito il modello puro di atleta e la credibilità di un mondo, senza parlare del controllo del Doping a tutti i livelli, anche politici, CIO, WADA, FIFA, dove siete?

            Maradona è stato il contropotere nel Calcio e a fine carriera non ha chiesto poltrone. Lui come Alì ha vissuto un rapporto autentico con la gente. A loro si rimprovera di aver superato il” limite”; alle meschinità umane, alle malvagità non c’è freno, travolge tutto, tanto…A DA’ PASSA’ A NUTTAT….


Leonardo Denora

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