Presentazione del libro La Via Micaelica della Murgia, 4 dicembre ore 18.30 Teatro Mangiatordi Altamura

Intervengono:

Giacomo Scalera – Presidente Algramà
Giuseppe Marulli – Curatore del libro
Michele Gismundo – coordinatore dell’opera
Carlo Centonze – Fotografo
Lidia Contuzzi, Giovanni Ricciardi, Antonio Laselva – Leonardo Denora, redattori

Esibizioni musicali: Maestro Michele Carulli (clarinetto) – prof.ssa Maria Moramarco (Voce)
Conclusioni a cura dell’ avv. Gianni Moramarco – Presidente fondatore Algramà
Modera: Nick Difino – Mezzogiorno e Dintorni / Telenorba

Un lavoro collettivo coordinato da Michele Gismundo che ha coinvolto una vera e propria squadra di persone che hanno collaborato a mettere insieme luoghi, paesaggi, borghi medievali e habitat rupestri della Murgia, nella devozione al culto di San Michele.

Il complesso studio affrontato da tutti i numerosi autori, traccia un itinerario di collegamento tra i santuari rupestri della Murgia e fa emergere una risorsa per la crescita del turismo nei siti rupestri, nei borghi storici e nei parchi naturalistici dell’Alta Murgia sulla via Micaelica. Nel complesso, il cammino lungo 150 km rimanda alle vie percorse dai pastori della transumanza che, durante i loro spostamenti, visitavano le grotte dedicate a San Michele Arcangelo per invocare la protezione delle greggi e della salute personale.

L’opera, sviluppata in sette capitoli e un’appendice, racchiude i numerosi articoli di stampa sull’argomento, scritti e foto inedite che spaziano dal contesto territoriale ed economico alle tradizioni legate al culto micheliano, fino alla narrazione dei centri storici, delle città dell’altopiano e dei siti dedicati all’Arcangelo.

Contiene inoltre sette tappe del percorso, compendiate in altrettante schede di sintesi dei dati: distanze, sentieri percorribili sia con mezzi di locomozione sia in bici o a piedi, luoghi di interesse da visitare, strutture di accoglienza e ristoro.
Il pellegrinaggio ai siti micaelici coinvolge tre località della vicina Basilicata (Montescaglioso, Matera, Acerenza) e cinque della Puglia (Santeramo in Colle, Monte Laureto di Putignano, Altamura, Gravina in Puglia e Minervino Murge).

Attraverso questo itinerario si mettono in risalto le civiltà rurale e pastorale, le risorse naturalistiche e culturali dei paesaggi salvaguardare.

La Redazione

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