Pupe e scarcelle: tradizione e valori

Il Venerdì Santo si faceva il digiuno. E le pulizie in casa. A mezzogiorno del Sabato Santo le campane di tutte le chiese del paese suonavano a festa: annunziavano la Risurrezione. Tutti si inginocchiavano e recitavano le preghiere con tanta, ma tanta commozione. I bambini abbandonavano il gioco tra le vie del quartiere e rientravano in casa, ad attendere la fine delle brevi orazioni per dare il primo morso a “Pupe e Scarcelle”: delizie della Santa Pasqua nei paesi del Sud. Si scambiavano gli auguri in famiglia e tra il vicinato, si apriva così la festa: la Scarcella per il maschietto e la Pupa per la femminuccia.  Altre forme di dolcetti si sono affacciate negli anni, come il cavallo, il soldato e la rondine, ma la Pupa e la Scarcella, si difendono dalla modernità, sono lì a testimoniare e a rappresentare lo status di una comunità semplice, quasi a dispetto di una società contemporanea complessa, a volte riluttante all’interagire umano. Dolcetti genuini preparati durante la settimana santa e tenuti nascosti fino al mattino del sabato santo, fino al suono festoso delle campane della Resurrezione. Per i bambini più poveri del paese venivano riservati dolcetti con un solo uovo appena coperto da un po’ di pasta.

La ricetta?

Dosi per 4 Scarcelle: 800 gr di farina doppio zero, 200 gr di zucchero, 200 gr di olio extravergine d’oliva, 4 uova intere, sale, 1 bustina di lievito per dolci, la scorza di 1 limone, 1 bustina di confettini colorati, 2 tuorli per spennellare, 4 uova sode. Mescolare gli ingredienti, far riposare una decina di minuti, stendere la pasta e modellarla per realizzare soggetti pasquali o infantili. Inserire un uovo sodo e tenerlo fermo con due striscioline di pasta. Spennellare con uovo sbattuto, cospargere di confetti colorati e infornare a 180° per circa 45 minuti.

Pupe e Scarcelle” simboli dell’unità della famiglia, della gioia dei fanciulli per le cose semplici e genuine, il senso del rapporto di vicinato, che è solidarietà e collaborazione. Tutti valori da riscoprire e ottimizzare proprio in questo periodo di distaccamento sociale obbligatorio, finalizzato a superare i contagi di un virus sconosciuto e pericoloso che ha gettato nel panico tutto il mondo. Auguri a tutti!

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