Il fallimento della improvvisazione

Il fallimento del BARI CALCIO deve fare riflettere anche quanti non amano lo sport ed il calcio, o quanti si ritengono “lontani” dalla città capoluogo.

Il calcio ha una valenza sociale e culturale importante perché rispecchia la contemporaneità, in quanto per un verso è oggetto di una infatuazione generalizzata, per altro verso supporta l’affermazione delle identità collettive, degli antagonismi locali, regionali e nazionali. I flussi finanziari che genera, poi, sollecitano investimenti, oltre che interessi illeciti.

La società di calcio è il riflesso della cultura organizzativa, della struttura sociale, della ricchezza e finanza di un territorio. Il fallimento del Bari, quindi, può essere il sintomo della fragilità della crescita dell’area barese e dell’indotto. Il fallimento della pretesa cultura imprenditoriale di una intera provincia metropolitana ove si sgomita per apparire e si concorre nella miseria dei protagonismi.

È sicuramente il fallimento dell’improvvisazione, della politica delirante dell’onnipotenza, dell’assenza di progettualità, dell’incapacità di programmazione.

Il fallimento del BARI CALCIO – a distanza di pochi anni da altro fallimento – è parallelo o analogo alla drammatica evaporazione di quelle iniziative imprenditoriali, o operazioni culturali, o piattaforme politiche non strutturate, basate sull’incompetenza e sull’arroganza, ovvero sulla banalizzazione di conoscenze o esperienze.

Gli investimenti sproporzionati – magari affidati alla magie di tecnici o di manager dal fumo effimero – non sono sufficienti per fare squadra ed economia, per raggiungere risultati positivi o attività.

Il Calcio, lo Sport, la Politica, la Cultura richiedono tempo, gradualità, programmazione, formazione, studio, selezioni accurate e preparazione. Ed un territorio “carsico” non può permettersi più di improvvisare. Deve sapere programmare e progettare per sopravvivere, valorizzando quel poco che il territorio medesimo può offrire.

Ora, bisognerà ripartire dal fatto che Bari Metropolitana, Matera e dintorni non possono “permettersi” sovrapposizioni e duplicati. Nel calcio una serie B, tre serie C e tante serie D a distanza di pochi kilometri dividono le poche energie che il territorio offre e finiscono per attingere nei… pozzi neri.

Le numerose storie di umiliazione di un’ intera area geografica – e non solo di protagonismi esasperati – facciano riflettere quanti, anche in loco, stanno tentando fughe solitarie ed inutili. In politica, cultura, sport, economia si privilegi la squadra.

One thought on “Il fallimento della improvvisazione

  • 18 Luglio 2018 in 10:51
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    L’improvvisazione nel calcio, come in ogni campo della società affonda le sue radici, nella mancanza di regole , e ad una complessità del sistema calcio.Ma chi si assume la responsabilità di portare avanti un progetto a Bari, non dovrebbe mai sottovalutare l’alto valore sentimentale che il calcio ha in sé. Penso ai ragazzini dei quartieri Liberta ‘ Japigia, San Paolo, con addosso la maglia dell’amata Bari, nei campetti parrocchiali o di quartiere.Quello che è accaduto, è l’abbassamento violento di una saracinesca, con tanto rumore, sui sogni di quei ragazzi.Un progetto solido, dovrebbe ricomprendere imprenditori veri, attaccati ai colori della propria città. Se non c’è autenticità tanto vale affidarsi ad investitori stranieri, se sono in grado di realizzare tali sogni.

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