Sono gli stili di vita a decidere quanti anni di vita sana avremo in futuro

Con il passare degli anni, arrivare ad una certa età senza malattie e acciacchi diventa sempre più difficile. Quando andiamo dal medico vorremmo che ci facesse sempre una bella visita per darci poi la medicina più efficace. Secondo il mio modesto parere niente di più sbagliato. Anziché una ricetta con farmaci dovremmo chiedere al medico se vanno bene i nostri stili di vita per rafforzare quelli buoni ed eliminare gli altri che non vanno bene altrimenti diventa inutile lamentarsi poi.

            La vita media in Italia è molto alta e molti di questi anni li passiamo con malattie che ci costringono a rinunce, ricoveri e dolori. Sono gli stili di vita che adottiamo sin dall’infanzia che decidono quanti anni di vita sana avremo in futuro. In pratica la metà delle malattie ce le procuriamo noi e la maggior parte di esse sono evitabili. Per capire quali sono gli stili di vita corretti vediamo ora i fattori di rischio che possono essere ipertensione, sovrappeso e obesità, fumo, diabete, problemi renali, consumo di sale, di alcool, attività fisica e le vaccinazioni.

            Però il fattore di rischio più importante per la salute è la povertà. I poveri hanno più malattie cardiovascolari, renali e ictus. Il motivo è che sono obbligati a essere meno attenti alla salute, fumano più dei ricchi e spesso sono obesi. Altro fattore decisivo è il grado di istruzione. I laureati sono più attenti alla dieta, fumano meno e fanno attività fisica. Un basso consumo di cibo è importante per un invecchiamento sano. Importante è mangiare con moderazione, preferire vegetali, frutta, cereali, pesce e olio di oliva. Evitare o limitare formaggi, carni, grassi e burro.

            Con una corretta alimentazione si riducono di molto le malattie cardiovascolari e il diabete. Importante poi l’esercizio fisico con belle e lunghe passeggiate. Per mantenere alta la funzionalità cerebrale e allontanare pericoli di demenza senile, importante è leggere, studiare risolvere cruciverba e partecipare ad eventi sociali. La cultura è un fattore importante per la riduzione di malattie e il mantenimento della salute.

            Importante anche dormire un numero di ore sufficienti ed evitare le ore “piccole”. Altro grande fattore di rischio è il fumo che si dice accorci la vita di almeno dieci anni. Favorisce bronchiti, tumori e arteriosclerosi. Il fumo funge anche da droga perché la nicotina provoca dipendenza. Lo stesso vale per l’alcool che cancerogeno per esofago fegato intestino e seno. L’alcool associato al fumo rinforza il rischio di cancro.

            Credo serva spendere poche parole sulle droghe e il disastro fisico e sociale che provocano. La prevenzione sull’uso di droghe è importante per ridurre la mortalità diretta e quella per incidenti stradali. Anche i giochi d’azzardo sono forme tragedia per persone e famiglie. Tra gratta e vinci giochi online diventiamo tutti schizofrenici. La gente viene stimolata a giocare per farla diventare dipendente e lo stato ci guadagna tasse che poi vengono perse per curare i dipendenti da gioco e fumo.

            Altro fattore di rischio è l’inquinamento ambientale. L’esposizione a lungo termine agli inquinanti porta a demenza, Parkinson e sclerosi multipla. L’invecchiamento porta di per sé il dolore come l’artrite. Il dolore porta a poca volontà di lavorare e stare con gli amici e quindi minor voglia di vivere. Nelle aree con forte disoccupazione più persone rischiano i dolori. Il dolore provocato dall’ esclusione sociale è simile a quello provocato da una ferita. Nessuno va lasciato solo in famiglia e nella società.

            Importante scegliere un bravo medico di base che sappia ascoltare e non prescriva oppioidi che causano dipendenza. Ultima avvertenza sulla tossicità dei farmaci. Bisogna parlare con il proprio medico o con il geriatra per decidere se e quali farmaci prendere. In conclusione migliori stili di vita fin da giovani e solo medicine essenziali in vecchiaia. Abbiamo un curioso rapporto con le cose nocive: il tabacco, il sedentarismo, le patatine fritte, la dipendenza dal telefonino, rimandare l’ora della nanna.    Queste abitudini hanno un impatto sulla qualità della vita. Noi ci caschiamo in continuazione. Sono scorciatoie che riempiono velocemente alcuni nostri bisogni profondi come riposare, calmare l’ansia, recuperare il controllo sulle cose, scacciare la solitudine. Ci rendiamo conto che sono soluzioni temporanee, ma non abbiamo la forza di volontà per risolvere i problemi di fondo. Forse ci accontentiamo a mettere una pezza ai problemi. Poi si vedrà.

Vito Bottolo

Questo sito utilizza cookie. Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore. Privacy policy