GRAVALTA … Capoluogo della Cultura della Regione Puglia
Il titolo di “Capitale italiana della Cultura” è stato istituito nel 2014 e punta ad attirare il turismo nella città vincitrice, grazie a eventi e manifestazioni che vengono programmati durante tutto l’anno. Procida sarà la Capitale italiana della Cultura del 2022, superando le candidature delle finaliste Taranto e Bari.
Ora, si potrebbe pensare di istituire, parallelamente alla capitale, il capoluogo regionale della cultura che possa richiamare sul territorio quanto meno i corregionali o gli abitanti delle regioni limitrofe, finalizzato a favorire un turismo interregionale e a dar vita a modelli di organizzazione e coordinamento di eventi che abbiano un carattere organico e continuativo.
Il rilancio del turismo nell’ambito del territorio della Murgia, nell’epoca post covid, potrebbe essere costruito su un programma ambizioso che duri l’intero anno e che consenta di prendere consapevolezza delle nostre risorse, organizzandole in un contenitore che abbia un’eco oltre il confine di paese.
Potrebbe essere un evento regolamentato e bandito dalla Regione che contempli un dossier delle cittadine finaliste contenente un progetto di promozione culturale/turistica, con una giuria che raccomanderebbe all’assessore alla cultura, o al Presidente della Regione la idea più idonea. Con la conseguente attribuzione del titolo di CAPOLUOGO DELLA CULTURA DELLA REGIONE PUGLIA.
La designazione comporterebbe un programma di interventi – anche di natura finanziaria – finalizzati a migliorare l’accoglienza, l’accessibilità dei visitatori, il sistema di sicurezza della mobilità, il decoro urbano, oltre che un folto e qualificato programma di iniziative culturali e di spettacolo.
La operazione potrebbe essere finanziata da apposito fondo costituito dalla Regione, oltre che dalla Provincia di appartenenza, dai Comuni, dai Parchi, GG.AA.LL., dai consorzi e da enti privati. (Banche).
Si potrebbe così ingenerare un sistema culturale integrato, attraverso azioni sinergiche dirette a valorizzare aree archeologiche, strutture storiche, componenti artistiche, contesti naturalistici, paesaggistici, ambientali.
Le città di Gravina e Altamura – ossia GRAVALTA – potrebbero superare lo stallo determinato dalla mancanza di comunicazione tra loro e presentare un progetto unitario di iniziative finalizzato a migliorare i servizi e ad incrementare la fruizione del loro patrimonio culturale materiale e immateriale di cui dispongono.
Gianni Moramarco
Scatto di Carlo Centonze
Speriamo che la richiesta fatta da Altamura e Gravina venga accolta perché abbiamo le carte in regola per essere la città della della cultura 2024.Sia Altamura che Gravina hanno molto da offrire ai visitatori che verranno a visitarci. Però i politici che governano queste due belle città devono darsi da fare per renderle accoglienti ai visitatori che verranno a visitarci.