Chiesetta di Sant’Emidio a Gravina

La chiesetta di Sant’Emidio fu edificata e donata dalla nobile e generosa famiglia Pellicciari di Gravina ai Frati Minori Cappuccini. Nel 1909 fu ceduta dai frati al Sacerdote don Eustacchio Montemurro. Divenne luogo di dimora e di raccoglimento per don Eustacchio Montemurro e don Saverio Valerio, due sacerdoti in odore di santità: raccontarono la parola di Dio, con semplicità e purezza d’animo, con l’esempio e tanta umiltà. Nella chiesetta si possono ammirare: un altare con mensa in mazzaro e tabernacolo in legno, una tela di Giovanni Donadio, del 1870, raffigurante Sant’Emidio, due sculture lignee di San Nicola da Tolentino e della Vergine Maria. Nel 1986 le suore missionarie del Sacro Costato acquistarono la casa attigua alla chiesa di Sant’Emidio, la “Casa Montemurro”, ricca di ricordi e di tanta spiritualità, ed ottennero in uso dalla curia diocesana la chiesetta. Oggi nella chiesetta si celebra messa tutti i giorni e si può visitare “Casa Montemurro”, al civico 16 di corso Aldo Moro: ambienti di vita dei due bravi sacerdoti, paramenti sacri e ricordi di una vita sacerdotale d’altri tempi. Scendendo per una scalinata, a ridosso di una cisterna d’acqua, è possibile visitare gli ambienti sottostanti l’edificio, scavati nella roccia, una sorta di “Gravina sotterranea”.

Raccontiamolo ai ragazzi!

Foto di Carlo Centonze (su gentile concessione delle Suore Missionarie del Sacro Costato)

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