Il Reggente

Il Reggente è un’opera in tre atti di Saverio Mercadante su libretto di Salvatore Cammarano. La prima rappresentazione ebbe luogo con successo, al Teatro Regio di Torino il 2 febbraio 1843, e fu ripresa al Nuovo di Padova e a Trieste; l’ultima esecuzione avvenne a Palermo nel 1870.

L’opera si basa sul soggetto di Eugène Scribe per l’opera di Daniel Auber (Gustave III ou Le bal masqué) ispirata ad un fatto successo in Svezia nel XVIII secolo: James Stuart, Conte di Murray, era figlio di Giacomo V e fratellastro di Maria Stuart. Deposta la regina, fu elevato a reggente nel 1567. Fu assassinato da James Hamilton nel 1570. Nel libretto di Cammarano i particolari scabrosi sono più smussati. Mercadante sembra riallacciarsi all’aria d’opera seria settecentesca; i brani concertati sono molto elaborati e di buona fattura. L’Accademia Chigiana di Siena ripropose l’opera nel 1970, al Teatro dei Rinnovati per il centenario della morte di Mercadante.

Nell’opera di Mercadante l’avvenimento ha luogo in Scozia. Il conte Murray amava Amelia, che aveva sposato il duca Hamilton in obbedienza al padre. Murray e Amelia cercavano di resistere alla loro antica passione per non mancare di rispetto ad Hamilton. Il conte tornava da una spedizione quando Hamilton gli diede alcuni dispacci, tra cui una sentenza contro una maga di Edimburgo.

Il conte volle incontrare la maga perché i cortigiani provavano simpatia per lei, e li mandò vestiti da marinai per ascoltare i suoi oroscopi. Amelia chiese alla maga un rimedio contro la sua passione per il conte e lei rispose di andare a mezzanotte al cimitero dei condannati, per raccogliere un’erba. Il conte le ascoltava di nascosto, poi chiese alla maga del suo futuro e lei rispose che sarebbe stato ucciso dal primo che gli avrebbe dato la mano in segno di amicizia. All’arrivo di Hamilton, il conte gli allunga la mano, lui la prende e il conte capisce chi sarà ad assassinarlo. Amelia, andando al cimitero, incontra il suo antico amante che le dice di volerla scordare, sente la voce del suo sposo che si avvicinava chiamando il conte a cui vuole proporre di fuggire per salvarsi da una cospirazione. Amelia si copre col velo per non farsi riconoscere, Murray dice ad Hamilton di mettere prima in salvo la donna, portandola ad Edimburgo senza parlarle.

Arrivano i congiurati che vogliono colpire Hamilton pensando fosse Murray, Amelia grida, lui la riconosce, si sente tradito e decide di unirsi ai congiurati per uccidere il conte. Arrivando al palazzo del conte un servo li invita ad un ballo ed Hamilton ne vuole approfittare per uccidere il conte. Quando sorprende Amelia che parla sola col conte lo pugnala. Il conte agonizzante poteva rivelare il nome dell’attentatore ma si accontentò di fargli capire che Amelia non aveva colpa.

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