Via Tina Laudati

Via Tina Laudati, ad Altamura, è sita nel quartiere “Trentacapilli” o “Lama di Cervo”, ed è la prima traversa sulla destra, percorrendo via Selva, dopo aver incrociato la circonvallazione. È dedicata a Tina, pittrice e figlia del pittore Raffaele, cui abbiamo dedicato la puntata precedente di “Toponomasticando”. Tina Laudati nacque ad Altamura nel 1910 ma, sin da bambina crebbe a Parigi. Proprio nella capitale transalpina si formò, anche artisticamente, risentendo delle influenze culturali parigini e della guida del padre Raffaele. Studiò presso l’Académie Humbert. Le prime vedute del quartiere di Montmartre manifestarono l’influenza degli impressionisti che, mediata dall’insegnamento paterno, le permise di approfondire la tecnica. Tale adesione al reale si accentuò con il ritorno, nel 1932, ad Altamura, e in seguito grazie al contatto con il mondo popolare pugliese. L’opera dell’artista offre anche una rappresentazione della realtà altamurana, una grande varietà di soggetti sinteticamente e rapidamente ripresi dal vero. Dai ritratti ad olio emerge una rinnovata umanità dei suoi modelli; dipinti come Attesa e La madre e il fanciullo “trasformano il vero in sentimento” e riscuotono l’attenzione della critica. Successivamente, il trasferimento a Napoli segnò, oltre ad un mutamento delle tematiche, l’abbandono dell’estetica impressionista e una maggiore attenzione rivolta alla grafica. Nuovi studi su vedute parigine, soprattutto a carboncino, sono parte della produzione di Tina in Francia, dopo il suo rientro nel 1947. La produzione grafica di vedute napoletane e parigine divenne predominante nel corso degli anni Cinquanta. Alla sua ultima mostra, a Napoli del 1961, seguì una lunga pausa che perdurò nel decennio successivo, interrotta solo da due eventi realizzati ad Altamura nel 1975 e 1976. Gli anni del definitivo trasferimento in Puglia sono caratterizzati da un continuo interesse per le nature morte e per i paesaggi della Murgia, una serie di opere in cui si ravvisa la volontà di rappresentare la luce.

Durante la sua carriera, Tina dal disegno passò all’acquarello e poi ai dipinti ad olio, paesaggi ritratti e nudi femminili presi di spalle, preceduti da disegni in cui l’autrice dava molta importanza all’anatomia delle forme. I paesaggi parigini sono influenzati da alcuni pittori che vide all’opera come Utrillo. A Napoli divise la sua attività di pittrice con quella di docente di francese. Si spense nel 2000.

Nel 2010 è stata organizzata una mostra di pittura presso il municipio di Altamura intitolata L’arte di Raffaele e Tina Laudati: una rassegna delle opere dei due pittori altamurani, curata dal Comune di Altamura con la preziosa collaborazione dell’ABMC.

Nel 2013 nel Cimitero di Altamura è stato collocato un cippo funebre in marmo dedicato alla pittrice. 

Nella foto: particolare dell’autoritratto di Tina Laudati custodito presso l’ABMC di Altamura

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