F’nucchiedd o furn, piatto tutto gravinese
Nelle famiglie dei contadine e dei pastori di un tempo c’era un rituale da rispettare in occasione della Santa Pasqua, quello di preparare un piatto tipico la cui storia rimanda a tempi immemorabili: f’nucchiedd o furn. Un piatto semplice ma creativo, nutriente e gustoso per il giorno di pasquetta. “Sei un vero gravinese se a pasquetta prepari i finocchietti al forno” è un passaparola tra generazioni, è una attestazione di orgoglio e di leale appartenere ad una comunità del Sud, antichissima e ricca di bellezze culturali, con oltre cinquemila anni di storia alle spalle. Il finocchio selvatico o finocchietto è un ortaggio tipico di Gravina di Puglia, una pianta spontanea di colore verde, che con l’avanzarsi della bella stagione diventa giallastro, ricco di fiori gialli e dal fusto ramificato fino a due metri di altezza. Del finocchio selvatico si utilizzano i germogli, le foglie, i fiori e i frutti, impropriamente chiamati “semi”. Nasce spontaneo e lo si può cogliere liberamente nel vasto territorio dell’Alta Murgia e nel Bosco comunale “Difesa Grande” di Gravina.
Ingredienti:
1 kg di finocchietti
1/2 Kg carne di manzo e agnello per fare il brodo
1 grossa treccia sfilacciata
2 uova
Formaggio grattugiato
Verdure per fare il brodo (cipolla, sedano, prezzemolo, carota, patata, pomodoro sale).
Preparazione:
Nettiamo e laviamo i finocchietti e poi lessiamoli in acqua salata. Una volta scolati tenerli da parte. Nel frattempo sfilacciamo la treccia e mettiamo a cuocere il brodo con tutte le verdurine e le due carni. Prendiamo una teglia e mettiamoci dentro un paio di mestoli di brodo per poi adagiarvi uno strato di finocchietti lessi, poi mettere una parte della carne con la quale abbiamo fatto il brodo ridotta a pezzettini, una buona spolverata di formaggio, uno strato di treccia sfilacciata e ancora un altro strato di finocchietti lessi e così via fino ad esaurire tutti gli ingredienti, tenendo presente che l’ultimo strato deve essere di finocchietti. Spolverare con formaggio e treccia e poi sbattere le 2 uova e spargerle sulla superficie. Ricoprire con il brodo e mettere in forno già caldo a 200° fino a farle dorare e poi spegnere tenere in forno spento per una decina di minuti prima di servirle